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DOSSIER I TRATTATI DI ROMA

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:17

Il 25 marzo 2017 si terranno a Roma le celebrazioni del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma che istituirono la CEE, la Comunità Economica Europea, e l’EURATOM, la Comunità Europea per l’Energia Atomica.

Stiamo vivendo un periodo ricco di sfide e questo appuntamento ha l’obiettivo di rilanciare il grande progetto europeo. I nuovi assetti politici hanno cambiato il volto del mondo: dalla Brexit all’elezione di Trump, al nuovo ruolo sullo scenario politico internazionale della Russia, solo per citarne alcuni. L’Europa, dal canto suo, vede crescere al suo interno nazionalismi e populismi che hanno il solo scopo di distruggere l’Unione Europea creando i presupposti per nuovi e inquietanti nazionalismi che pensavamo di esserci lasciati alle spalle. Roma 2017 è un appuntamento importante perché si colloca in un momento storico molto difficile per l’Unione Europea. I cittadini europei vogliono delle risposte ai tanti temi che li preoccupano ed è dovere delle istituzioni fornirle. A Roma, in occasione del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma che istituirono la CEE e l’Euratom, dobbiamo rilanciare il grande progetto europeo perché è l’unico modo per non esser tagliati fuori dalla storia futura del mondo. Con questo lavoro provo a spiegare sinteticamente la natura e il significato di questi due Trattati che di fatto avviarono il processo di integrazione europea. Auguro a tutti voi una buona lettura e spero di incontrarvi a Roma, per celebrare il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati e per chiedere, a gran voce, “Stati Uniti d’Europa, adesso!”

DOSSIER trattati di Roma

Da Newsletter Mercedes Bresso, 30 gennaio 2017


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L’EUROPA UNITA E’ LA SOLUZIONE, NON IL PROBLEMA

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:15

In Europa e nel Consiglio Europeo, quello dei capi di Stato e di Governo, sta prendendo piede una brutta tendenza che sarebbe il caso di contrastare e fermare sul nascere. Sempre più spesso emergono da parte di intellettuali del calibro di Fillon, Panebianco e Piketty proposte volte a far tornare l’Europa a una confederazione di Stati con l’obiettivo di togliere potere alle istituzioni europee di tipo federale come il Parlamento e la Commissione europea.

Questi dimenticano che è proprio a causa dell’aumento di importanza del Consiglio Europeo che l’Europa si trova bloccata in una situazione di stallo. Perché? Perché il Consiglio si sta arrogando il potere di decidere su ogni questione, ma ha il vincolo di doverlo fare all’unanimità ed è per questo che di fronte a tante crisi non riusciamo a prendere decisioni rapide, efficaci e, soprattutto, a metterle in atto.

Per salvare l’Europa non è necessario fare un passo indietro tornando alla sovranità degli Stati nazionali, basterebbe solamente applicare i trattati internazionali. È vero che il progetto europeo deve essere rivisto, ma non è vero che è tutto da rifare.

L’ho scritto più volte: il futuro dell’Europa passa dalla nascita degli Stati Uniti d’Europa. L’isolazionismo non può essere la soluzione ai problemi degli europei, che siano economici, politici o che nascano dalla strategia del terrore. La via da percorrere è quella della coesione, della collaborazione e della cooperazione. Per fare questo gli strumenti che abbiamo in mano sono più che sufficienti.

Ripeto, la soluzione, a breve, è usare i trattati. Per esempio il Trattato di Lisbona indica la via per rilanciare l’Ue e insieme al collega Brok l’ho dimostrato. Dal punto di vista economico è necessario completare l’Unione economica e monetaria, l’Unione bancaria e istituire un’Unione dei mercati dei capitali. È necessario preservare e rafforzare la dimensione sociale del progetto europeo garantendo i diritti dei lavoratori e inserendo un salario minimo deciso dai singoli Stati membri. Infine si deve sviluppare una politica estera, di sicurezza e di difesa comune. Questi sono solo alcuni aspetti che possono essere messi in atto applicando il Trattato di Lisbona.

In prospettiva invece si deve ridisegnare un sistema chiaro di competenze, all’Unione Europea devono spettare decisioni su temi importanti, ma molte altre normative che adesso fanno campo all’Ue possono essere semplificate e restituite agli Stati.

Dire che si deve tornare alla sovranità nazionale sarebbe come affermare che il governo italiano debba cedere potere alle Regioni per risolvere i problemi del Paese. È vero che l’Ue così non va bene, ma la soluzione non è distruggere il buono che è stato realizzato in questi anni.

Da Newsletter Mercedes Bresso, 26 gennaio 2017


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AZIONI URBANE INNOVATIVE: 2 BANDO

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:12

E’ stato recentemente lanciato dalla Commissione europea il seconda bando per  Azioni urbane innovative, il cui importo complessivo sarà di 50 milioni di euro. Il bando si rivolge alle città, che possono ottenere finanziamenti europei per progetti urbani innovativi. Queste azioni sono sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

La scadenza del bando è 14 aprile 2017.

Questo secondo bando premierà i progetti che si concentrano su tre temi:

integrazione dei migranti

mobilità urbana

economia circolare

Possono partecipare autorità urbane di unità amministrative locali dell’UE  (grandi città, città o sobborghi) con almeno 50.000 abitanti, oppure associazioni/gruppi di autorità urbane di unità amministrative locali che coprono una popolazione totale di almeno 50.000 abitanti; può trattarsi anche di associazioni o gruppi transfrontalieri o di diverse regioni e/o Stati membri.

I progetti selezionati potranno essere cofinanziati dal FESR fino all’80% dei loro costi ammissibili. Ciascun progetto potrà ricevere un contributo massimo di 5 milioni di euro.

Per ulteriori informazioni:

http://www.uia-initiative.eu/en/call-proposals

Da Newsletter Mercedes Bresso, 26 gennaio 2017


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UNA NUOVA MAGGIORANZA ELEGGE TAJANI: SARANNO DUE ANNI DURI E PERICOLOSI PER L’UE

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:10

Dopo 38 anni sullo scranno del presidente del Parlamento Europeo siede un italiano. Ma a quale prezzo? Altissimo, per l’Europa. Con 351 voti Antonio Tajani, PPE, già Commissario ai Trasporti e all’industria e fondatore di Forza Italia, è il nuovo presidente del Parlamento Europeo. Gianni Pittella, candidato dei Socialisti e Democratici, raccoglie 282 voti, non sufficienti per essere eletto.

Già lunedì sera il capogruppo del PPE, Manfred Weber, chiude un accordo con i liberali di Guy Verhofstadt che così assicurano una sessantina di voti a Tajani. Il leader di Alde deve rimediare alla figuraccia con il Movimento cinque Stelle e porta il suo gruppo a destra. Nell’intesa con Tajani entrano anche i Conservatori dei Tories e dei polacchi di Kaczinsky (fortemente euroscettici) che costringono Tajani a una dichiarazione pubblica che li rassicuri dalla presenza dei federalisti di Alde (fortemente federalisti).

Tajani è stato quindi eletto da forze disomogenee e antitetiche tra loro che hanno fatto virare a destra l’Europa, stendendo così velluti rossi per Trump, May e Putin. Il Parlamento cambia maggioranza e ora la commissione di Junker dovrà guardare a destra dell’emiciclo per far passare i provvedimenti.

Verhofstadt ha dimostrato, prima con la vicenda M5S e adesso con l’elezione del presidente del Parlamento Europeo, che il suo sentimento pro-europeo si ferma al confine dei suoi interessi personali.

Saranno due anni duri e pericolosi per l’Ue, ma chi crede veramente nell’Europa unita e federale deve ritrovare una nuova spinta e a Roma il 25 marzo 2017, in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma, si può e si deve rilanciare il grande Progetto Europeo.

Da Newsletter Mercedes Bresso, 23 gennaio 2017


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CONSIGLIO EUROPEO: RICERCA DIRETTORE DELLA GESTIONE DELL’INFORMAZIONE E DELLE CONOSCENZE

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:07

C’è tempo fino al 15 febbraio 2017 per mandare il proprio curriculum e candidarsi al ruolo di Direttore della gestione dell’informazione e delle conoscenze per il segretariato generale del Consiglio, che fornisce consulenza e assistenza al Consiglio dell’UE e al Consiglio europeo.

Da Newsletter Mercedes Bresso, gennaio 2017

 


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CONCORSO RIVOLTO ALLE SCUOLE PER I 60 ANNI DEI TRATTATI DI ROMA

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:06

Il Dipartimento Politiche Europee e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma ha lanciato il concorso “WE_WelcomeEurope: speranze e idee per l’Unione del futuro”. Il concorso è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che dovranno produrre un elaborato – sotto forma di video o di album fotografico – in grado di cogliere i punti di forza dell’Europa di oggi per costruire l’Europa del domani.

Agli studenti, il concorso pone due domande: Se dovessimo avviarla oggi, come andrebbe disegnata l’Unione europea per rispondere alle attese dei “nativi europei””? Cosa possono fare i giovani cittadini dell’Unione per rafforzare i legami tra di loro e diventare sempre di più una vera generazione europea?

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 17 febbraio 2017

Per ulteriori informazioni http://www.politicheeuropee.it/comunicazione/20093/we_welcomeeurope-concorso-per-i-60-anni-dei-trattati-di-roma

Da Newsletter Mercedes Bresso, 18 gennaio 2017


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CONCORSO GENERALE NUOVI FUNZIONARI AMMINISTRATORI E ASSISTENTI NEL SETTORE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:04

L’Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) organizza un concorso generale per titoli ed esami al fine di costituire elenchi di riserva dai quali l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) attingerà per l’assunzione di nuovi funzionari «amministratori» e «assistenti» (gruppo di funzioni, rispettivamente, AD e AST) ad Alicante, Spagna.

Termine ultimo per l’iscrizione: 14 febbraio 2017 alle ore 12:00 (mezzogiorno).

I futuri funzionari prenderanno parte, o forniranno sostegno, ad attività relative alla protezione dei marchi dell’Unione europea (EUTM) e dei disegni o modelli comunitari registrati, saranno chiamati a partecipare ad azioni di cooperazione e armonizzazione con gli uffici nazionali o regionali per la proprietà intellettuale nell’Unione europea, con i principali uffici per la proprietà intellettuale situati fuori dall’UE e con enti omologhi e partner internazionali.

Requisiti richiesti:

  • Godere dei diritti civili in quanto cittadini di uno Stato membro dell’UE
  • Essere in regola con le norme nazionali vigenti in materia di servizio militare
  • Offrire le garanzie di moralità richieste per l’esercizio delle funzioni da svolgere
  • Lingua 1: almeno il livello C1 di una delle 24 lingue ufficiali dell’UE
  • Lingua 2: almeno il livello B2 in francese, inglese, italiano, spagnolo o tedesco; la lingua 2 è obbligatoriamente diversa dalla lingua 1

Per amministratori:

Un livello di studi corrispondente a una formazione universitaria completa di almeno 3 anni attestata da un diploma, seguito da un’esperienza professionale di almeno 3 anni in materia di proprietà intellettuale di livello appropriato, attinente alla natura delle funzioni da svolgere.

Per assistenti :

Un livello di studi superiori attestato da un diploma seguito da almeno 3 anni di esperienza professionale in materia di proprietà intellettuale di livello appropriato, attinente alla natura delle funzioni da svolgere oppure un livello di studi secondari attestato da un diploma seguito da almeno 6 anni di esperienza professionale in materia di proprietà intellettuale di livello appropriato, attinente alla natura delle funzioni da svolgere.

Per maggiori informazioni:

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.CA.2017.009.01.0001.01.ITA&toc=OJ:C:2017:009A:TOC

Da Newsletter Mercedes Bresso, 16 gennaio 2017


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GRILLINI, INCAPACI ALLO SBARAGLIO

Inserito il 30 Gennaio 2017 alle 13:01

Foto LaPresse – Marco Alpozzi

La storiella dell’establishment che ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle dentro l’eurogruppo dell’Alde per cortesia evitatecela. La realtà è che i leader grilini, in evidente crisi di identità, hanno cercato di passare in poche ore dalla Brexit al Manifesto di Ventotene per poi infine tornare, chiedendo scusa, da Farage.

Il progetto europeo e i suoi valori non sono negoziabili, quelli di Grillo evidentemente sì. La mossa politica che i 5 Stelle hanno cercato di fare sarebbe stata in evidente contraddizione con tutto quel che hanno detto e fatto dall’anno in cui è stato fondato il MoVimento. E addirittura si indignano davanti al secco no dell’Alde, tutto ciò è curioso e vi spiego perché.

I grillini che erano a favore della Brexit promossa dall’UKIP di Farage, che sono per l’uscita dall’Euro, che si propongono come forza anti-sistema, che sono contro l’austerity, che fiancheggiano Putin, che sono contro gli immigrati, chiedevano l’ingresso dentro un eurogruppo che è federalista, che è per la moneta unica, che è parte della coalizione di sistema che governa l’Europa, che è a favore delle politiche pro-austerity, che è per le sanzioni alla Russia e che apre le porte ai profughi siriani.

Per la serie: non siamo d’accordo con nulla di quel che dite, ma ci serve un eurogruppo dentro il quale stare. Lo psicodramma grillino si è concluso ieri sera con la contraddizione finale, tra l’altro qualcuno di voi ha visto le percentuali di quanti hanno votato per tornare con Farage?

Qui crolla anche l’altra storiella che i leader grillini raccontano da anni, quella della trasparenza. Davide Casaleggio ha dichiarato in merito al flop con l’Alde: “Era necessario agire in fretta e in silenzio”. Ciao trasparenza, dirette streaming, partecipazione della base e “uno vale uno”.

Il MoVimento 5 Stelle è come un autista che ha appena preso la patente, non conosce la strada per andare dove deve andare e si rifiuta di usare il navigatore o chiedere informazioni. Vi affidereste mai a un tizio del genere? No. Allora perché affidare loro decisioni che pesano sul futuro vostro e dei vostri figli?

Da Newsletter Mercedes Bresso, 11 gennaio 2017


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LA NEWSLETTER DI GIANNA PENTENERO

Inserito il 22 Novembre 2016 alle 19:29

2016_11_22_pentenero

Care amiche e amici,
Sta per giungere al termine un altro anno per molti versi non facile per il Piemonte. Le difficoltà legate a una crisi che ha colpito duramente il nostro tessuto produttivo, e i cui effetti continuano a farsi sentire, sono fonte di preoccupazione per tutti noi. Eppure i segnali incoraggianti ci sono: abbiamo indici economici in crescita (si pensi al fatturato e agli ordini della produzione industriale), una domanda di lavoro piuttosto sostenuta (considerando la media dei primi nove mesi dell’anno, nel 2015 il Piemonte registra 23.000 occupati in più) e gli esempi di aziende che hanno deciso di investire sul nostro territorio non mancano. Ci sono anche esperienze positive di imprese salvate dai lavoratori, come testimonia la bella vicenda della cooperativa “Pirinoli” di Cuneo. Naturalmente sono ben consapevole che la strada per ritornare ai livelli pre-crisi è ancora lunga e il lavoro che mi attende molto impegnativo. Vi posso assicurare però che sto compiendo ogni sforzo possibile per garantire alla nostra Regione un futuro migliore, basato su maggiore equità sociale, più sviluppo e un sistema scolastico che sappia coniugare meglio esigenze formative e mondo del lavoro.

Nell’augurarvi, ancora una volta, un Sereno Natale e un Felice 2016, vi ricordo in cosa si sono impegnati il governo, la Regione Piemonte e, in particolare, il mio assessorato.

UNO SGUARDO AL GOVERNO

LEGGE DI STABILITA’. Per la prima volta abbiamo a che fare con una manovra espansiva. Oltre all’abolizione della Tasi sulla prima casa, all’aumento della “no tax area” per le pensioni più basse, al pacchetto sicurezza e agli investimenti su periferie urbane, edilizia scolastica (480 milioni che gli enti locali potranno tenere fuori dal patto di stabilità) e consumi culturali, la Legge di stabilità contiene importanti investimenti per il sociale.
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LA REGIONE IN PILLOLE

IL BILANCIO. Un accenno, per iniziare, alla non facile situazione dei conti pubblici piemontesi. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna sono impegnati nell’arduo compito di risanare il disavanzo accumulato nel passato e dare un futuro di sviluppo certo alla nostra regione.
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PIANO CONTRO LA POVERTA’. Il Piemonte vede finalmente la nascita di un tavolo regionale per il contrasto e la riduzione della povertà e dell’esclusione sociale.
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LOGISTICA. VERSO LA MACROREGIONE PIEMONTE-LIGURIA-LOMBARDIA.Abbiamo gettato le basi per la nascita della macroregione alpina, con l’obiettivo di condividere con Liguria e Lombardia piattaforme logistiche, trasporto pubblico locale, sanità, ma anche riforme istituzionali e turismo.
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SANITA’. CITTA’ DELLA SALUTE. Abbiamo approvato lo studio di fattibilità economica (trasmesso ai ministeri della Salute e dell’Economia) per realizzare il Parco della salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino.
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PIANO PER INCREMENTARE LA DONAZIONE DI ORGANI. La Regione ha deciso di lanciare un messaggio forte di etica della vita aderendo al progetto nazionale “Una scelta in Comune”, con cui si intende allargare il numero di potenziali donatori di organi facendo registrare dall’anagrafe la propria volontà sulla carta d’identità.
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FABBRICA INTELLIGENTE. Insieme alla collega Giuseppina De Santis, grazie alla nuova programmazione europea Por Fesr 2014-2020, abbiamo dato vita alla piattaforma tecnologica denominata “Fabbrica intelligente”, che si propone di fornire alle aziende che operano nei settori dell’aerospazio, dell’automotive, della chimica verde, oltre che di salute, agroalimentare e tessile la possibilità di presentare progetti di ricerca industriale e di sviluppo incentrati sull’innovazione.
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IL PIANO DI SVILUPPO RURALE (PSR). Sempre a proposito di fondi europei, abbiamo approvato il documento fondamentale per rilanciare il settore agroalimentare piemontese, che fino al 2020 potrà contare su un miliardo e 90 milioni di euro, tra fondi europei, nazionali e regionali.
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IL  MIO IMPEGNO

MISURE PER LA RICOLLOCAZIONE.
L’approvazione del Jobs Act e della Legge Del Rio sul riordino delle province pone il Piemonte di fronte a una sfida importante: riorganizzare su base regionale la formazione professionale, le politiche attive del lavoro e la rete dei servizi per l’occupazione.
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CANTIERI DI LAVORO. Abbiamo inoltre deciso di dare nuovo ossigeno ai cantieri di lavoro, i progetti rivolti alle persone inoccupate o disoccupate in cerca di prima occupazione.
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MOBILITA’ IN DEROGA PER GLI ULTRA 50ENNI. D’accordo con le associazioni sindacali e datoriali piemontesi, abbiamo inteso dare un primo segnale concreto ai lavoratori maturi che sono rimasti senza lavoro e ancora non hanno accesso alla pensione, destinando il 95% dei fondi stanziati dal Governo per gli ammortizzatori in deroga (circa 1,8 milioni di euro) per sostenere i disoccupati piemontesi grazie alla cosiddetta mobilità in deroga.
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SOSTEGNO ALLA NASCITA DI IMPRESE INNOVATIVE. Altro capitolo a cui stiamo lavorando con grande impegno è la creazione di nuova impresa. Da alcuni anni la Regione Piemonte sostiene l’azione degli incubatori universitari pubblici che favoriscono la nascita delle start up innovative, accompagnandole in ogni fase del loro sviluppo, da quando viene presentata l’idea a quando viene redatto il business plan.
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IL CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: IL SUCCESSO DI IO LAVORO. Un giovane su due, in Piemonte, non lavora. Un dato spaventoso che deve costringerci a riflettere e a mettere in campo misure concrete per cercare di avvicinare chi è alla ricerca di lavoro e le imprese, che spesso lamentano la scarsità di manodopera qualificata.
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GARANZIA GIOVANI. IoLavoro è stata anche l’occasione per rendere noti i dati, decisamente positivi, di Garanzia Giovani, il programma nazionale, finanziato dall’Unione Europea, che si propone di favorire l’occupazione giovanile.
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L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Disoccupazione giovanile e dispersione scolastica si combattono anche con l’alternanza scuola-lavoro, che in Piemonte è già realtà da diverso tempo e che la legge La Buona Scuola rende ora obbligatoria.
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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO E OFFERTA FORMATIVA. La programmazione della rete scolastica per l’anno 2016-17 ha fatto un passo avanti con l’approvazione, da parte del consiglio regionale, della delibera sui criteri di dimensionamento.
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VERSO LA NUOVA LEGGE SUI SERVIZI PER L’INFANZIA. Un unico percorso scolastico da 0 a 6 anni. Questo il cambiamento sostanziale che interesserà anche i servizi per l’infanzia del Piemonte, alla luce delle modifiche introdotte dalla legge sulla Buona scuola, dai decreti legislativi che il Governo dovrà approvare entro i prossimi 18 mesi e dalla nuova legge regionale di riordino del sistema piemontese che sarà approvata a breve.
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ASSEGNI DI STUDIO. La Regione si mette in pari con il pagamento dei contributi regionali per il diritto allo studio. Abbiamo infatti completato i pagamenti del bando 2012-2013 e entro il mese di febbraio chiuderemo i pagamenti per il  2013-2014.
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LA NEWSLETTER DI FRANCESCA BONOMO

Inserito il 22 Novembre 2016 alle 19:24

2016_11_22_bonomo

La Newsletter di Francesca

18 novembre 2016 – NUMERO 3
Gentile ,siamo ormai alle ultime due settimane di campagna elettorale in vista del Referendum del 4 dicembre. Abbiamo organizzato numerose iniziative sul territorio per spiegare alla cittadinanza le ragioni del SÌ, ma soprattutto per SPIEGARE i contenuti della riforma, perché essendo un referendum senza quorum è molto importante che i cittadini partecipino alla scelta e non la deleghino ad altri. Ancor più è importante che il voto sia il più possibile consapevole ed informato, e non solo un voto di pancia o peggio ancora pro o contro l’operato di questo governo (per far questo ci saranno le elezioni politiche del 2018).

Vi elenco quindi subito una serie di prossimi appuntamenti, a cui spero possiate partecipare. (cliccando sopra si apre la locandina)

– Venerdi 18, ore 18.00, Pinerolo – BONOMO, ZANONI, CASTAGNETTI, ROSTAGNO
– Venerdì 18, ore 21.00, Cirié – BONOMO, CASTAGNETTI, FASSINO
– Lunedì 21, ore 21.00. Lanzo – BONOMO, AVETTA, PORCHIETTO, VIGNALE
– Giovedì 24, ore 21.00, Ivrea – BONOMO, ESPOSITO, ACCIARINI, CAPUTO
– Venerdì 25, ore 21.00, Mathi – MACCANTI, CRAVERO, DE CILLADI
– Lunedì 28, ore 21.00, San Maurizio – BONOMO, VALLE, CHIAPPERO


                  LA SANITA’ PIEMONTESE ESCE DAL PIANO DI RIENTRO

Con piacere vi riporto una notizia importante: la sanità piemontese, dopo cinque anni, esce dal piano di rientro, senza alcun inasprimento fiscale e con un piano di aggiustamento che nei prossimi 10 anni la riporterà ai livelli chiesti dall’Unione Europea, attraverso un ripianamento dei debiti ed un accorciamento dei tempi di pagamento dei fornitori a 60 giorni. Tutto questo pur mantenedo gli standard attuali.


Certamente in questo periodo il Governo e il Parlamento non si sono occupati solo di Referendum, ma molti provvedimenti importanti hanno visto la luce, alcuni addirittura dopo molti anni passati bloccati alle camere.
Dopo 4 legislature e 15 anni di staffette tra Camera e Senato è stata approvata la legge sui “piccoli comuni”, che attraverso un fondo da 100 milioni di euro, attivo dal 2017 al 2023,  dovrà finanziare gli investimenti nei piccoli centri, quelli con meno di 5 mila abitanti, schiacciati dai vincoli del Patto di Stabilità. In Piemonte questi rappresentano quasi il 90% della totalità, un dato ai primi posti in Italia, dietro solo alla Valle d’Aosta e al Molise.

Dopo un altro lungo iter durato tre anni, alla Camera si è finalmente chiusa la discussione del DDL concernente le misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
Un traguardo fondamentale grazie al quale l’Italia avrà un sistema nazionale programmato di accoglienza e protezione dei minori che arrivano nel nostro Paese senza alcun familiare o adulto legalmente responsabile. Fino ad oggi abbiamo avuto almeno 45.500 di questi casi e si è reso indispensabile concordare un’unica procedura da seguire di identificazione del minore. Una triste realtà che non era più possibile ignorare ed una certezza di protezione che non era più possibile garantire.
Il provvedimento passa ora all’esame del Senato, nella speranza di avere, entro l’anno, un sistema di accoglienza che tuteli la dignità, quale principio di civiltà del nostro Paese.

Un altro importante passo di civiltà è stata l’approvazione della Camera all’unanimità, solo FI e Lega astenuti, della legge sul caporalato per contrastare i fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
Questo provvedimento contro il caporalato è una legge che finalmente riconosce dignità alle vittime e tutela tutte quelle aziende virtuose danneggiate dal sistema.

Un’ultima notizia, di cui sono particolarmente contenta. Grazie ad un decreto del Ministero dello Sviluppo economico, la zona industriale di Rivarolo potrà ricevere un importante stanziamento di fondi da destinare al rilancio del suo tessuto industriale e occupazionale, che risulta uno dei più colpiti dalla crisi. La Regione Piemonte ha infatti selezionato 8 città, fra cui proprio Rivarolo, per distribuire sul territorio regionale questa importante tranche di aiuti. Siamo molto soddisfatti per questo risultato importante, che speriamo sia solo un piccolo passo per iniziare il rilancio del nostro territorio. QUI è possibile trovare il mio comunicato stampa.

Ti saluto lasciandoti questi singoli approfondimenti sulle principali novità di questi mesi, sperando siano di tuo interesse.

Un caro saluto,

Francesca

“Le cose migliori si ottengono solo con il massimo della passione.” (Goethe)


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