LE DONNE LO SANNO. LAVORO, DIRITTI, UGUAGLIANZA
Inserito il 23 Maggio 2016 alle 18:05Torino è una città profondamente attenta ai diritti delle donne, sempre impegnata a tutelare la loro sicurezza e garantire la parità in tutti i campi. Le donne lo sanno, e molte di loro ci raccontano il proprio punto di vista sulla nostra città.
Un aperitivo in cui raccogliere storie, esperienze e proposte, per una Torino sempre di più a dimensione di donna.
Venerdì 27 maggio alle ore 18 – Camera Centro Italiano per la Fotografia, via Delle Rosine, 18, Torino.
1° MAGGIO. MORRI E GARIGLIO (PD): “I SOLITI TEPPISTI HANNO CERCATO DI ROVINARE LA FESTA DEI LAVORATORI. IL PD NON SI FA INTIMORIRE DALLE PROVOCAZIONI”.
Inserito il 2 Maggio 2016 alle 15:58Come da copione i soliti professionisti dell’antagonismo hanno voluto approfittare del 1 maggio, che è la Festa di tutti, per provocare il Partito Democratico e tenerci fuori dal corteo.
Non abbiamo mai rifiutato il confronto, ma chi arriva al corteo con metodi squadristi pretendendo di rappresentare le rivendicazioni sul lavoro ed escludendo tutti gli altri non può certo essere un interlocutore.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine che hanno impedito aggressioni e violenze ad opera di quelle frange di anarco-insurrezionalisti e No Tav, che oramai da anni si sono specializzati in azioni di teppismo e di sabotaggio contro le sedi del nostro partito (come accaduto anche oggi alla sede di via Colautti) e di minacce e intimidazioni verso i nostri dirigenti e militanti.
In particolare ci lascia sgomenti il grave episodio della tentata aggressione nei confronti del Sen. Stefano Esposito, e ci auguriamo che il responsabile possa essere identificato e punito. Evidentemente gli autori di tali atti non hanno ancora compreso che il PD non si fa in alcun modo intimorire e non rinuncia ad essere presente nelle piazze e tra la gente con le proprie bandiere, le proprie idee e la passione politica che da sempre ci anima. Spiace dover constatare che la Festa dei lavoratori sia stata ancora una volta sporcata dalle deliranti gesta di uno sparuto gruppo di pseudo-rivoluzionari.
Fabrizio MORRI
Segretario PD Torino
Davide GARIGLIO
Segretario PD Piemonte
FESTA DEI LAVORATORI
Inserito il 29 Aprile 2016 alle 18:30Tutti in piazza il 1 Maggio per il Lavoro.
Come ogni anno il Partito Democratico aderisce al tradizionale corteo del 1 Maggio organizzato a Torino da CGIL-CISL e UIL per celebrare la Festa del Lavoro.
Si tratta di un appuntamento particolarmente rilevante che il PD vuole onorare con una partecipazione massiccia: andiamo in piazza con le nostre bandiere orgogliosi delle nostre idee e delle nostre battaglie!
L’appuntamento è per domenica 1 maggio alle ore 9.00 in Piazza Vittorio Veneto angolo via Po (lato caffè Elena).
ci vediamo in piazza.
Fabrizio Morri, Segretario metropolitano PD Torino.
VARATA LA NUOVA SEGRETERIA DEL PD TORINO
Inserito il 28 Ottobre 2015 alle 16:59“Una nuova Segreteria unitaria ed operativa, formata da persone competenti e motivate, che si metterà immediatamente al lavoro per organizzare la prossima Conferenza Programmatica e per affrontare al meglio la campagna elettorale delle amministrative del prossimo anno. Avevo evidenziato da tempo l’esigenza di avere anche nel PD torinese una Segreteria unitaria che segnasse un superamento delle dinamiche congressuali di due anni fa.
Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto e del profilo della nuova squadra e desidero ringraziare tutti per la collaborazione e per le proposte che mi sono state avanzate. Nei prossimi giorni procederò all’assegnazione delle deleghe operative”.
Con queste parole Fabrizio MORRI, Segretario della Federazione Metropolitana del Partito Democratico di Torino, annuncia il nuovo organo esecutivo formato da 16 componenti (7 donne e 9 uomini)
1. Elisabetta BALLURIO TEIT, 42 anni, ingegnere, Presidente Consiglio comunale di Ivrea
2. Pacifico BANCHIERI, 46 anni, Sindaco di Caselette
3. Carmen BONINO, 55 anni, medico
4. Mimmo CARRETTA, 41 anni, Consigliere comunale Torino e Presidente II Commissione
5. Fabio CASSETTA, 41 anni, impiegato tecnico amministrativo Università di Torino, capogruppo Circoscrizione 7
6. Nadia CONTICELLI, 50 anni, Consigliere regionale e Presidente II Commissione
7. Giorgia D’ERRICO, 34 anni, Assistente parlamentare
8. Raffaele GALLO, 36 anni, Consigliere regionale e Presidente III Commissione
9. Emanuela GUARINO, 46 anni, architetto e insegnante
10. Rosalba LA GROTTERIA, 50 anni, consulente
11. Enzo LAVOLTA, 37 anni, Assessore all’ambiente Comune di Torino
12. Nicola POMPONIO, 57 anni, impiegato bancario
13. Caterina ROMEO, 55 anni, impiegata bancaria
14. Giuseppe SAMMARTANO, 64 anni, già capogruppo Provincia di Torino
15. Ermanno TORRE, 35 anni, esperto in pianificazione urbanistica
16. Daniele VALLE, 32 anni, Consigliere regionale e Presidente VI Commissione
Inoltre, è stato nominato Coordinatore della Segreteria Antonio GARRUTO (43 anni, vice sindaco di Collegno) e confermato come Responsabile Organizzativo Saverio MAZZA (38 anni, dipendente pubblica amministrazione).
BONOMO E VALLE (PD): L’ OSPEDALE DI LANZO NON CHIUDE, MANTENUTI GLI IMPEGNI
Inserito il 17 Luglio 2015 alle 13:33“Soddisfazione” è espressa dalla parlamentare Francesca Bonomo (PD) e dal Consigliere regionale Daniele Valle (PD) sul rilancio della struttura sanitaria di Lanzo. La conferma è arrivata questa mattina dallo stesso Assessore alla sanità, Antonio Saitta, inaugurando il nuovo reparto dell’ospedale. “Da tempo – proseguono i due esponenti democratici – seguiamo le vicende di questa struttura e siamo particolarmente contenti che quanto avevamo garantito in un’assemblea aperta agli amministratori locali, associazioni e cittadini possa essere oggi realtà. Quello di Lanzo – proseguono – è un presidio importante per il territorio, possiamo quindi confermare che non solo verranno mantenuti i servizi per i cittadini esistenti ma aumenterà l’integrazione tra ospedale e territorio. Con il Partito Democratico delle Valli di Lanzo, con gli amministratori locali del territorio – sottolineano Bonomo e Valle – ma soprattutto grazie all’attento lavoro del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Lanzo, abbiamo seguito gli sviluppi della vicenda: dal tentativo di Cota di chiuderlo, fino alla buona notizia di oggi. Il risultato è stato raggiunto grazie al lavoro di tante persone – concludono – , reso possibile dall’impegno della Regione Piemonte per risolvere l’annoso contenzioso con l’Ordine Mauriziano che, nel caso contrario, avrebbe potuto compromettere il destino del presidio”.
17 luglio 2015
PD, GARIGLIO DIMISSIONI CON RIENTRO
Inserito il 14 Luglio 2015 alle 10:38
Davide Gariglio rimette il mandato e rassegna le dimissioni nelle mani della direzione regionale. Lunedì l’assemblea è riconvocata per ascoltare la proposta politica del segretario regionale, ma tutte le componenti del partito condividono il gesto aspettando di vedere come si concretizzerà il rinnovamento annunciato: l’ennesima spartizione o un nuovo messaggio politico?
Gariglio intanto chiarisce la sua posizione: «Credo si debba aprire una nuova fase, che non sarà solo un nuovo assetto dei vertici. Ciascuno si deve assumere responsabilità e compiti precisi. E il segretario non dovrà essere solo un vigile fra le correnti sempre esposto ad attacchi». Rimetto il mandato, dice dopo aver ripercorso la vicenda delle firme false che hanno causato un gravissimo danno d’immagine: «perché la discussione sia aperta. Proverò a formulare una proposta di azione politica e di modalità con cui realizzarla. Tutti dobbiamo mirare ad un obiettivo, far capire fuori di qui che ci si può ancora fidare del Pd. Un partito che deve sostenere l’azione di Chiamparino». Gariglio ringrazia il presidente della Regione e Piero Fassino per la loro presenza e la loro disponibilità a dare un contributo e spiega le ragioni delle dimissioni, sollecitate alla fine da tutte le componenti del partito (anche una parte dei fassiniani ha insistito nonostante un via libera iniziale del sindaco): «Non ho rassegnato le dimissioni quando è scoppiato il caso, perché ho sempre creduto che quando il mare è in tempesta il capitano deve restare alla guida e non lasciare andare la nave contro gli scogli».
Il segretario dimissionario non solo promette rinnovamento, ma chiede anche al partito di collaborare per cambiare passo. La sua è anche un’analisi delle criticità: «La militanza non è più quella di una volta, e si vede dalla qualità della presenza sul territorio. Sono molto più presenti i 5 Stelle e la Lega. E ci sono difficoltà finanziarie pesanti ». Dopo giorni di polemiche, nella sua relazione c’è anche spazio per un passaggio sulle relazioni interne con una doppia metafora che fa rumoreggiare la platea: «Sono consapevole che non possiamo diventare un gruppo di scout ma neppure l’House of Cards italiano».
In prima fila il segretario provinciale Fabrizio Morri ascolta. Giovedì tocca a lui decidere se seguire la strada tracciata dal partito e lasciare: «Mi pare una via ragionevole, anche se la mia situazione è più complicata » commenta. La segreteria provinciale, a differenza di quella regionale, non è unitaria e non sarà facile resettarla facendo entrare la minoranza.
L’interrogativo è legittimo e viene commentato dietro le quinte degli interventi sul palco. Sarà soltanto l’ennesima spartizione di posti? Rifare l’Italia mira ad avere un vicesegretario? Se il partito saprà trovare una sintesi si vedrà nei prossimi giorni. Sul palco i commenti sono di sostanziale apprezzamento e fra una settimana è scontato che Gariglio riceverà il mandato di proseguire: «Ma non dev’ essere una sceneggiata », dice il consigliere Andrea Appiano, primo ad intervenire. Mario Sechi di Rifare l’Italia dice di aver apprezzato: «Le dimissioni di Gariglio sono un atto importante che consente al di recuperare credibilità. Mi auguroche anche il segretario provinciale arrivi alle stesse decisioni. La responsabilità nella vicenda delle firme è la stessa». Tra i fassiniani il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus sottolinea il rapporto fra partito e istituzioni e chiede la legge elettorale e la riduzione dell’indennità dei consiglieri: «Questa è una straordinaria opportunità. Il partito devè essere il braccio armato delle proposte di Chiamparino. Un partito debole significa una giunta regionale debole. Serve un ponte fra partito e istituzioni”. Considerazioni che il senatore Stefano Esposito rimanda al mittente: «Attenzione. Il confine fra il braccio armato a favore e il braccio armato contro è labilissimo ».
La Repubblica del 14/7/2014 – Sara Strippoli
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