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NUOVA ORGANIZZAZIONE DELL’ARPA

Inserito il 6 Maggio 2016 alle 13:30

Nel corso della riunione del 5 maggio è stata presentata in V Commissione (Ambiente) la riorganizzazione dell’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa).

In rappresentanza della Giunta, l’assessore all’Ambiente che ha illustrato la nuova struttura della rete laboratoristica dell’Arpa.

I laboratori analisi presenti e operativi sul territorio sono passati nel corso del tempo da dieci, sorti su base sub/provinciale, a quattro, uno per ciascun quadrante.

Le sedi operative sono: Alessandria (suoli), Cuneo (biologia ambientale), Grugliasco (aeriformi, residui di contaminanti organici, microinquinanti, prodotti manifatturieri finali o intermedi) e Novara (rifiuti).

L’amministratore regionale ha confermato la volontà di incontrare sul territorio Enti locali e portatori di interesse che hanno formulato osservazioni, oltre che con lo specifico tavolo tecnico, al fine di conseguire al contempo un parere e un testo, che dovrà successivamente essere validato dal ministero.

Il direttore di Arpa Angelo Robotto ha illustrato le novità organizzative rispetto alle normative e alle precedenti esperienze iniziate nel 1993, anno di fondazione di Arpa.

Il progetto prevede, che si elevi e mantenga con continuità il livello qualitativo delle analisi effettuate, sia in termini di affidabilità dei dati prodotti sia in termini di flessibilità di risposta alle dinamiche ambientali.

Tale obiettivo richiede un percorso coordinato che permetta di accedere con tutti e quattro i laboratori della rete attraverso uno specifico accreditamento.

È stato evidenziato un significativo incremento di efficienza nell’anno 2015, sia riguardo al personale del comparto che per la dirigenza, passando rispettivamente da 159 a 130 unità e da 13 a 9 unità.

In conclusione sono intervenuti diversi commissari che hanno richiesto chiarimenti sulla operatività o meno di alcuni laboratori dismessi e sulle attività precedentemente svolte, che hanno subito pesanti ridimensionamenti, sia dal punto di vista territoriale che organizzativo.

I lavori di manutenzione per la ristrutturazione delle sedi dei laboratori ammontano a poco meno di 600mila euro. Tutti i laboratori si occuperanno dell’analisi delle acque del territorio di riferimento.


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CONTRIBUTI REGIONALI AD ENTI A ASSOCIAZIONI

Inserito il 6 Maggio 2016 alle 13:28

La Commissione VI (Cultura) ha espresso parere positivo sul disegno di legge sulle nuove disposizioni per l’erogazione dei contributi regionali a enti, istituti, fondazioni e associazioni di rilievo regionale, norma che intende abrogare la precedente legge regionale n.49 del 1984.

Il disegno di legge prevede che la Giunta regionale istituisca, con propria deliberazione, la tabella degli enti in questione. Sono inoltre indicati i requisiti previsti per l’iscrizione nella tabella, fra cui aver svolto servizi e attività di rilevante valore scientifico e culturale da almeno 3 anni, disporre di una sede adeguata, possedere, conservare e valorizzare patrimoni bibliotecari, archivistici e documentali e garantire una larga utenza delle proprie iniziative, l’accessibilità pubblica al patrimonio posseduto e ai servizi culturali offerti.

La Giunta regionale, acquisito il parere vincolante della Commissione competente, approva entro tre anni i criteri per l’ammissione alla tabella degli enti e le modalità di accesso al contributo regionale.

La previsione del valore vincolante del parere della Commissione consiliare è frutto di un emendamento proposto dal Pd allo scopo di rafforzare il ruolo del Consiglio regionale.

È stato approvato anche un emendamento del gruppo M5S con il quale si precisa, fra i requisiti, che la necessità di disporre di una sede non rende obbligatoria la proprietà o il possesso della stessa da parte degli enti.

Sul documento devono ora esprimersi con un parere la Commissione Bilancio e la Commissione sulla qualità della normazione.


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1° MAGGIO. MORRI E GARIGLIO (PD): “I SOLITI TEPPISTI HANNO CERCATO DI ROVINARE LA FESTA DEI LAVORATORI. IL PD NON SI FA INTIMORIRE DALLE PROVOCAZIONI”.

Inserito il 2 Maggio 2016 alle 15:58

2016_05_02_corteo

Come da copione i soliti professionisti dell’antagonismo hanno voluto approfittare del 1 maggio, che è la Festa di tutti, per provocare il Partito Democratico e tenerci fuori dal corteo.
Non abbiamo mai rifiutato il confronto, ma chi arriva al corteo con metodi squadristi pretendendo di rappresentare le rivendicazioni sul lavoro ed escludendo tutti gli altri non può certo essere un interlocutore.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine che hanno impedito aggressioni e violenze ad opera di quelle frange di anarco-insurrezionalisti e No Tav, che oramai da anni si sono specializzati in azioni di teppismo e di sabotaggio contro le sedi del nostro partito (come accaduto anche oggi alla sede di via Colautti) e di minacce e intimidazioni verso i nostri dirigenti e militanti.
In particolare ci lascia sgomenti il grave episodio della tentata aggressione nei confronti del Sen. Stefano Esposito, e ci auguriamo che il responsabile possa essere identificato e punito. Evidentemente gli autori di tali atti non hanno ancora compreso che il PD non si fa in alcun modo intimorire e non rinuncia ad essere presente nelle piazze e tra la gente con le proprie bandiere, le proprie idee e la passione politica che da sempre ci anima. Spiace dover constatare che la Festa dei lavoratori sia stata ancora una volta sporcata dalle deliranti gesta di uno sparuto gruppo di pseudo-rivoluzionari.

Fabrizio MORRI
Segretario PD Torino

Davide GARIGLIO
Segretario PD Piemonte


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APPROVATA LA LEGGE REGIONALE DI CONTRASTO ALLA LUDOPATIA

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 13:06

 ludopatiaIl Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una legge di contrasto alla ludopatia, la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo che attualmente vede circa 1.300 piemontesi in trattamento presso i dipartimenti che curano le dipendenze.
Il testo di legge è stato presentato dagli assessori regionali alla Sanità e all’Istruzione e formazione, Antonio Saitta e Gianna Pentenero, e successivamente è stato a lungo discusso nelle commissioni consiliari competenti.
Il disegno di legge ha avuto come relatore in aula il consigliere PD Domenico Rossi, che dichiara: “Finalmente abbiamo approvato una legge necessaria per far fronte ad un fenomeno sempre più preoccupante”.
Il provvedimento prevede il divieto di installare slot-machine a meno di una certa distanza (da 300 a 500 metri) da luoghi sensibili come scuole, banche, impianti sportivi o luoghi di aggregazione. Tra gli altri punti, l’ estensione dei numeri verdi già attivi, materiali informativi sui rischi nei locali in cui si gioca, divieto di pubblicizzare l’apertura o l’esercizio di sale gioco o scommesse. In Piemonte nell’ultimo anno di rilevazione si sono censiti circa 6 mila i locali con oltre 30 mila apparecchiature, per una spesa annuale sui cinque miliardi. Il fenomeno, nonostante il divieto, tocca anche i minori con una stima di patologie correlate al gioco di circa l’8% nei giovani fra i 15 e i 19 anni.

Da Newsletter PD Piemonte, 28 aprile 2016


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NUOVA LEGGE PER I BRACCIANTI AGRICOLI STAGIONALI

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 13:00

agricoltura.imu.agricolaFienili, fino a 200 metri quadrati per cascina, potranno essere ristrutturati, con tutte le norme igienico sanitarie e di sicurezza previste dalla legge, senza però dover vincolare i terreni o incappare in altre lungaggini burocratiche. La proposta di legge del Consigliere regionale Paolo Allemano, che ha il sostegno di tutti, sarà approvata a metà maggio dopo una consultazione on line.

Niente più braccianti accampati nelle piazze o nei parchi pubblici. Niente più tendopoli ai limiti dell’umano né emergenze sanitarie e sociali come quelle che si sono viste negli ultimi anni. Sono gli obiettivi della proposta di legge del consigliere democratico Paolo Allemano, per rendere più snelle le pratiche di ristrutturazione dei locali delle aziende agricole al fine di dare ospitalità alla manodopera stagionale.

Rendere più agevole e dignitosa l’accoglienza dei braccianti consente anche di proteggere il mondo agricolo dal rischio del caporalato. «Più funziona la rete dell’accoglienza, meno le persone sono esposte alle mediazioni illegali: i caporali non servono se il bracciante dorme e vive nella cascina in cui lavora».

Sono diverse centinaia le persone coinvolte nelle zone agricole dove l’alta intensità di lavoro è stagionale. “Siamo arrivati a riunire anche 800 persone nei campeggi improvvisati – continua Allemano –  ma in generale quello della manodopera occasionale che arriva nelle campagne al momento della raccolta è un fenomeno che, solo nel Cuneese, sfiora le 30 mila persone”. Uomini spesso costretti a sistemazioni di fortuna che potranno beneficiare dei vantaggi offerti dalla nuova normativa che consentirà ai proprietari di sistemare gli spazi inutilizzati all’interno delle aziende agricole per allestire dormitori e camere destinate ai braccianti. “Questa è una norma di buon senso – conclude il consigliere regionale PD –  che consente una sistemazione dignitosa a chi viene in Piemonte a lavorare sui campi, nelle vigne e nei frutteti».

Da Newsletter PD Piemonte, 26 aprile 2016

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DIRITTI CIVILI, IL 9 MAGGIO ARRIVANO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 12:58

parità di genereIl 9 maggio il ddl sulle unioni civili arriva nell’aula della Camera per la sua approvazione definitiva. Matteo Renzi aveva promesso che dopo la stagione delle riforme sarebbe arrivata quella dei diritti e così è stato. Grazie all’impegno tenace del Pd, nonostante tutti coloro che si sono battuti perché questo non avvenisse o hanno cercato di sabotare il testo.

Finalmente anche l’Italia avrà, come la quasi totalità dei Paesi europei, una legge che mette tutti i cittadini in grado di amarsi e sviluppare il proprio progetto di vita in comune, riconoscendo non soltanto i diritti delle coppie same-sex che vogliono unirsi civilmente, ma anche di tutti coloro, etero e omo, che convivono e che per la legge italiana non esistevano.

E’ un primo grande passo di civiltà sociale e politica del nostro Paese come non se ne vedevano da oltre 30 anni.

Da Newsletter PD Piemonte, 26 aprile 2016


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D.E.F.: L’ECONOMIA HA RIPRESO A CRESCERE, SEGNALI INCERTI MA DA SOSTENERE

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 12:54

zanoni.magda“Il DEF 2016 prosegue la strategia di programmazione economica degli anni scorsi, i cui obiettivi sono il rilancio della crescita e dell’occupazione”. Lo ha detto la senatrice del Pd Magda Zanoni intervenendo in aula durante la discussione sul DEF. “L’economia italiana – ha spiegato Zanoni – è tornata a crescere nel 2015, ma i segnali di ripresa sono ancora incerti a causa del quadro internazionale. Fa bene quindi il Governo a proporre di sterilizzare le clausole di salvaguardia, che diventerebbero operative nel 2017 e che rappresenterebbero lo 0,9 per cento del PIL: è una proposta coraggiosa che assorbe una grande quantità di risorse della manovra ma va nella direzione giusta”.

“Del resto – ha proseguito – la capacità previsionale di questo Governo non ha eguali rispetto agli esecutivi precedenti, grazie non solo all’avere messo in atto politiche in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma anche nel averle saputo definire. Quanto alle autonomie locali, l’ANCI nelle audizioni sul DEF ha espresso una valutazione nel complesso positiva sul Documento. Questo non vuol dire che si siano risolti tutti i problemi ma sicuramente l’Associazione si è espressa in termini favorevoli. Per tutti questi motivi ritengo che anche il DEF 2016 centrerà i suoi obiettivi. Dipenderà – ha concluso – dalla capacità del Governo, ma anche da quella del Parlamento di trasformare di queste linee nella legge di stabilità del 2017”.

Magda Zanoni

Da Newsletter PD Piemonte, 26 aprile 2016


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DIAMO A UBER IL TRASPORTO IN MONTAGNA

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 12:48

bresso.euDobbiamo ricostruire l’identità delle Alpi e per fare questo dobbiamo mettere in pratica le buone idee della strategia macroregionale alpina: trasporti, innovazione e salvaguardia dell’ambiente devono essere gli strumenti con i quali affrontare le mutazioni dei nostri territori e favorire il cambiamento. Uno dei temi da affrontare è quello delle connessioni perché le Alpi sono prive di veri e propri collegamenti di trasporto. La sharing economy potrebbe essere la soluzione e strumenti come UBER, che nelle grandi città hanno subito resistenze e sono stati fonte di polemica, potrebbero colmare il vuoto attuale.

Le Alpi sono una zona con ampia densità di turismo e per fare in modo che rimanga così si deve assolutamente porre rimedio a questo vuoto.

Tutto questo nel pieno rispetto dell’ambiente e sfruttando le potenzialità dei territori che al loro interno vedono la presenza di università e centri ricerca tra i migliori in Europa. Se vogliamo promuovere lo sviluppo delle energie alternative le Alpi sono il luogo migliore per farlo perché hanno tutte le fonti necessarie: sole, vento, acque e gli scarti del legno frutto di una gestione sostenibile delle foreste. Dobbiamo difendere il nostro patrimonio ambientale perché è un patrimonio di tutti.

L’Europa deve considerare la strategia macroregionale alpina come uno degli strumenti fondamentali per abbattere le frontiere e costruire l’Unione. Devono essere le Regioni che hanno potere legislativo a sviluppare il progetto strategico perché tra l’altro gestiscono i fondi europei. Le Regioni si impadroniscano della strategia macroregionale alpina e ci lavorino insieme cooperando.

Mercedes Bresso

Da Newsletter PD Piemonte, 26 aprile 2016


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URBACT III PER LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE

Inserito il 29 Aprile 2016 alle 12:46

Nel viotti.danielequadro del programma URBACT III è stato aperto il bando per la creazione di reti di implementazione. Il bando vuole selezionare 15 reti. L’obiettivo di queste reti è migliorare la capacità delle città europee di implementare strategie integrate o piani d’azione per lo sviluppo urbano sostenibile. Attraverso un “Implementation Network” le città potranno condividere esperienze, problematiche e possibili soluzioni per migliorare le loro strategie o piani d’azione, sviluppando anche nuove idee per affrontare le sfide legate allo sviluppo urbano sostenibile.

I temi sui quali è possibile creare reti ricalcano i 10 Obiettivi Tematici della Politica di coesione, ovvero:


– rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (OT 1)
– migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle ICT (OT 2)
– migliorare la competitività delle PMI (OT 3)
– sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (OT 4)
– promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (OT 5)
– proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse (OT 6)
– promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete (OT 7)
– promuovere l’occupazione e la mobilità dei lavoratori (OT 8)
– promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà (OT 9)
– investire nell’istruzione, nelle competenze e nell’apprendimento permanente, sviluppando infrastrutture di istruzione e formazione (OT 10).
Il bando si rivolge a città dell’UE, della Svizzera e della Norvegia che abbiano già sviluppato un piano d’azione o una strategia integrata per affrontare una specifica sfida di sviluppo urbano e ottenuto finanziamenti per implementare tale strategia o piano d’azione.
Le candidature possono essere presentate da un’autorità pubblica che rappresenti città/comuni, livelli infra-comunali di governo come i distretti cittadini o le circoscrizioni, città metropolitane e agglomerati urbani organizzati.

I partenariati sono il pilastro delle reti di implementazione URBACT. Il partenariato della rete deve essere costituito da minimo 7 e massimo 9 città di almeno 3 Paesi ammissibili (UE, Svizzera, Norvegia). E’ necessario creare equilibrio tra i partner facendo in modo che nel partenariato siano presenti città delle regioni meno sviluppate: almeno 4 città di queste regioni se il partenariato coinvolge 8-9 città, oppure almeno 3 città se il partenariato comprende 7 città.
Una città non può essere partner di più di due reti.

I progetti devono avere una durata massima di 30 mesi, articolati in due fasi: una prima fase (6 mesi) per lo sviluppo della proposta di rete e una seconda fase (24 mesi) per l’implementazione di tutte le attività previste dalla rete.

Il budget complessivo (da fondi FESR) a disposizione di ogni singola rete è compreso tra 600.000 e 750.000 euro a seconda del numero dei partner, con una dotazione supplementare di 127.500 euro per expertise esterna.

Per ciascuna rete selezionata la percentuale di cofinanziamento FESR varia a seconda della localizzazione delle città partner: 85% dei costi per le città provenienti da regioni meno sviluppate e da regioni in transizione, 70% per le città provenienti da regioni più sviluppate, 50% per le città svizzere e norvegesi.

La scadenza per la presentazione delle candidature (per la prima fase) è il 22 giugno 2016, ore 15 (ora dell’Europa centrale).
La documentazione completa può essere scaricata dal sito web di URBACT.

Daniele Viotti

Da Newsletter PD Piemonte, 26 aprile 2016


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APPROVATO IL PIANO RIFIUTI

Inserito il 22 Aprile 2016 alle 11:06

2016_04_22_rifiuti


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