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LE RAGIONI DEL SI’

Inserito il 22 Novembre 2016 alle 19:34

2016_11_22_ragionidelsi


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RENZI A TORINO

Inserito il 5 Ottobre 2016 alle 13:07

2016_10_05_renzi

Giovedì 6 ottobre 2016 ore 17.30 presso il centro congressi dell’Unione Industriale di Torino (Via Vela 17, Torino) il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà intervistato da Massimo Gramellini.

L’iniziativa è pubblica a ingresso libero, consentito fino a esaurimento posti.


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AMMINISTRATIVE, RENZI: IL PD VUOLE DI PIU’

Inserito il 6 Giugno 2016 alle 14:05

Conferenza stampa amministrative 2016Conferenza stampa amministrative 2016

“Non si sono ancora chiusi i seggi e già si torna al solito teatrino della prima Repubblica per cui hanno vinto tutti. Io non sono così e noi abituati a vincere, non siamo tra quelli che dicono di aver  vinto. E’ un dato molto difficile da commentare”. Così Matteo Renzi, aprendo la conferenza stampa sull’esito del primo turno delle comunali.
E aggiunge: “Io non ho detto che il risultato è negativo, e non lo penso” e avverte: “Occhio ai numeri. Perchè quasi dappertutto il Pd sta sopra il 40 per cento nelle varie città. Il Pd ha dei problemi che deve affrontare e noi ci impegneremo”.
Il premier ha poi commentato i risultati di Roma, Napoli e Milano.
“A Roma Giachetti ha fatto un mezzo miracolo. Onore e merito a lui. La partita se la giocherà.  Volevamo – dice – fare meglio soprattutto a Napoli, dove il risultato è il peggiore del Pd. Per la città di Napoli abbiamo un grande problema, da qualche anno lì non riusciamo ad esprimerci. Vinciamo a Salerno e a Caserta, non esiste un problema Campania ma un problema Napoli.  Sulla città di Napoli la prossima Direzione nazionale farà una proposta, credo che sarà responsabilità politica del segretario di partito proporre una soluzione commissariale della città per ripartire da zero”.
“Sala a Milano è un ottimo candidato, credo che il ballottaggio sarà bello e Sala ha tutte le condizioni per farcela, segnalo che sta al 41,9 non al 30-25%. E’ uno dei risultati migliori. Come governo collaboreremo con chiunque vinca, ma con segretario Pd segnalo ottimo primo turno”.
Renzi commenta il risultato elettorale del centrodestra: “Se guardate il centrodestra, a Roma la destra è andata male, divisa. A Milano e Trieste c’è, a Torino no. E’ molto difficile dare un quadro chiaro e uniforme del centrodestra, Berlusconi doppia la Lega a Milano: è merito di Parisi? Probabile. La destra per come l’abbiamo conosciuta è profondamente in fibrillazione ma continua a essere presente”.

Il M5S, dice Renzi “ottiene un risultato molto buono a Roma, un risultato buono a Torino anche se 11 punti sotto a Fassino. Il M5s credo vada in vantaggio a Carbonia ma poi fallisce clamorosamente la prova a Milano, Bologna, Trieste Napoli e in molte altre città”.

Alla domanda se il voto delle comunali avrà un’influenza al voto per il Referedum costituzionale il segretario risponde: “No, sono partite profondamente diverse. Ho detto che non avrei considerato valore nazionale delle elezioni amministrative e mi pare di essere stato un buon profeta nel dirlo per come sono andate”.

“A chi se la gioca per il ballottaggio il mio augurio è di farlo a testa alta, divertendosi. Tutti i messaggi in politichese puro fanno a pugni con la realtà. Quindi – conclude – il mio augurio è poco politichese, pancia a terra e testa alta”.


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MATTEO RENZI PER PIERO FASSINO

Inserito il 27 Maggio 2016 alle 11:55

2016_05_27_renzi


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DUE ANNI DI GOVERNO RENZI IN NUMERI

Inserito il 11 Febbraio 2016 alle 10:06

2 anni di Governo Renzi in numeri from Palazzo Chigi – Governo Italiano

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NON ABBIAMO PAURA. SCEGLIAMO DI ABBRACCIARE IL CORAGGIO, SCEGLIAMO DI ABBRACCIARE L’ITALIA

Inserito il 2 Dicembre 2015 alle 13:29

Lettera di Matteo Renzi agli iscritti, per la due giorni di mobilitazione del partito, sabato 5 e domenica 6 dicembre, Italia, coraggio!

2015_12_02_MATTEO_RENZI

Care democratiche, cari democratici,
sono giorni intensi per l’Italia e per il mondo.

L’attacco dei terroristi al cuore di Parigi e dell’Europa ha provocato un clima di dolore e di paura. Si è trattato infatti di un attentato alla quotidianità, ai valori della nostra vita di tutti i giorni.

Dopo il cordoglio, adesso, è il momento di reagire.
L’Italia ha intensificato i propri sforzi diplomatici, specie in Libia; militari, a cominciare dall’Afghanistan; di sicurezza nelle città, dopo l’ottimo risultato dell’Expo.

Abbiamo anche introdotto un principio che spero sia seguito anche da altri Paesi: per ogni euro investito in sicurezza e polizia, dobbiamo investire un euro in educazione e cultura. Perché l’Europa può vincere questa battaglia solo e soltanto se vince anche la sfida dei valori e dell’identità. E se pensiamo che l’unica strategia sia quella di chiudersi blindati in casa, significa che i terroristi hanno vinto. Dunque investire sulla scuola, sul teatro, sulle periferie deve essere almeno un pezzo della nostra reazione.

Ma sono giorni intensi anche a livello nazionale.
L’economia finalmente si rimette in moto.

Giusto qualche dato ufficale: a ottobre del 2014 la disoccupazione era al 13%, oggi è scesa all’11,5%. Ci sono più di trecentomila italiani in più al lavoro da quando il Governo ha imboccato la strada del JobsAct. I mutui crescono (i contratti stabili, finalmente!), la fiducia di consumatori e investitori è ai massimi da vent’anni a questa parte, dopo tre anni finalmente il PIL quest’anno sarà positivo e meglio delle previsioni di inizio anno.

Le cose finalmente iniziano a marciare.
Vogliamo fare di più. Ecco perché quest’anno in legge di stabilità ci sono molti provvedimenti interessanti: dall’abolizione delle tasse sulla prima casa fino alla prima misura organica di contrasto alla povertà. Dall’investimento sui ricercatori fino ai superammortamenti per le aziende. Dalle misure a sostegno dell’agricoltura fino agli interventi per Bagnoli, per Terra dei Fuochi, per l’Ilva, per le zone strategiche del Sud. Erano anni che non si vedeva una legge di stabilità così piena di buone notizie. E la notizia migliore di tutte secondo me è che il debito dal 2016 finalmente inizia a scendere: lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti.

Il PD si è caricato di una responsabilità enorme, all’inizio della legislatura. Sembrava tutto finito, il Paese nel caos e l’instabilità politica veniva considerata una delle cause più pericolose della recessione. Adesso che la musica è cambiata e dalla stagione delle chiacchiere siamo passati alle riforme, credo sia il momento di dare con forza un messaggio di speranza agli italiani.

Ecco perché sabato e domenica prossimi il PD organizzerà più di mille banchetti sparsi per l’Italia, con il desiderio di uscire fuori, in piazza, senza paura. Presenteremo le nostre proposte, ascolteremo i commenti e le critiche di chi non la pensa come noi, condivideremo idee e speranze.

Vi chiedo di mettervi in gioco.
So che non è facile e che magari piove o fa freddo, c’è il weekend, siete stanchi. Tutte ottime ragioni per non uscire di casa. Ma è il momento di dire tutti insieme: Italia, coraggio!

Noi, democratici, non abbiamo paura. Scegliamo di abbracciare il coraggio, scegliamo di abbracciare l’Italia.

Sabato e domenica torneremo nelle piazze, con tutto il nostro entusiasmo.
Sul sito www.partitodemocratico.it tutte le informazioni con i banchetti (volendo potete organizzarne uno anche voi, con i vostri amici e compagni). Sul sito www.unita.tv ci saranno due mattinate di una diretta dalle piazze di tutta Italia.

Ciao,
Matteo

PS: Ci sono molte polemiche per il fatto che abbiamo deciso di coinvolgere i diciottenni in un progetto educativo e culturale. Come risposta alla crisi di valori abbiamo pensato di offrire a chi diventa maggiorenne la possibilità per un anno di andare a teatro, alle mostre, nei musei, al cinema, agli spettacoli dal vivo utilizzando un bonus di 500 euro, lo stesso che abbiamo predisposto anche per i professori. A me sembra bello che chi diventa maggiorenne acquisti dei diritti, ma anche dei doveri. E il primo dovere è sapere chi siamo. La cultura, il teatro, la musica, il cinema, l’educazione sono elementi costitutivi dell’essere cittadini italiani. Aiutare i diciottenni a ricordare chi siamo mi sembra un dovere per un Governo, altro che mancia elettorale. Che ne pensate? Leggo volentieri le vostre considerazioni (su questo e su altro) all’indirizzo: matteo@partitodemocratico.it

 


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COP 21: LA DIFESA DELLA TERRA E’ UN VALORE NON NEGOZIABILE

Inserito il 30 Novembre 2015 alle 14:09

2015_11_30_COP_21

“C’è una sfida che riguarda tutti noi, i nostri figli e i nostri nipoti: il futuro del pianeta. Senza allarmismi inutili, ma dobbiamo prendere atto che siamo ad un bivio. L’Italia vuole stare tra i protagonisti della lotta all’egoismo, dalla parte di chi sceglie valori non negoziabili come la difesa della nostra madre terra. Quattro miliardi di dollari da qui al 2020, lo sforzo delle istituzioni e delle aziende a cominciare da Eni e Enel, un grande investimento educativo per le nuove generazioni.

Siamo tra i paesi leader nella ricerca con scienziati di altissimo livello. Siamo tra i protagonisti della Green economy (biomasse, solare, geotermia). Abbiamo ridotto le emissioni del 23% negli ultimi 20 anni. Sull’efficienza energetica, con i contatori intelligenti, puntiamo alla leadership mondiale.

Dunque, noi facciamo la nostra parte. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli che abbiamo bisogno di un accordo internazionale, altrimenti tutto sarà inutile. Siamo a Parigi per trovare un compromesso alto.

Il mondo di oggi e di domani guarda a Parigi. L’Italia non si tira indietro”.

Così Matteo Renzi sul suo profilo Facebook dalla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in corso a Parigi


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900 MILIONI PER 12 PROGETTI

Inserito il 13 Novembre 2015 alle 16:55

“Oggi vi illustro 12 buone notizie, attese da molto tempo”, così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, introduce la conferenza stampa al termine del Cdm per illustrare il decreto che prevede stanziamenti, fra l’altro, per la Terra dei Fuochi, Bagnoli, Roma e il dopo Expo.

Ecco gli stanziamenti nel dettaglio:
– 50 milioni per la bonifica totale di Bagnoli
– 150 milioni per la Terra dei fuochi
– 150 milioni per il dopo Expo
– 200 milioni per Roma e per il Giubileo
– 10 milioni per Reggio Calabria
– 100 milioni per il servizio civile
– 50 milioni per l’emergenza maltempo
– 25 milioni per le case popolari
– 100 milioni per lo sport in periferia
– 25 milioni per tax credit
– 10 milioni per l’export
– 30 milioni per la Sardegna e la continuità territoriale.

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il ddl di contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. “Da tempo siamo impegnati in modo straordinario sul contrasto al caporalato e al lavoro nero, abbiamo molto lavorato sul rafforzamento dei controlli e quello di oggi è un passo avanti cruciale”, è il commento del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina al termine del Cdm. L’auspicio, ha sottolineato il ministro, e che il ddl “sia rapidamente approvato dal Parlamento. Credo ci siano tutte condizioni perché ciò accada, per la grande sensibilità sul tema. Si tratta di un provvedimento organico che ci permette di rafforzare gli strumenti” contro il caporalato e il lavoro nero. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, sempre al termine del Cdm, ha evidenziato che le misure approvate prevedono tra l’altro l’obbligatorietà dell’arresto in flagranza di reato, la confisca dei beni prodotti e l’indennizzo alla vittime di caporalato.

Le 12 buone notizie per il Paese from Partito democratico

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SCUOLA, LETTERA DI RENZI AI PROF NEOASSUNTI: “BASTA CON L’ODIOSO PRECARIATO TRA I DOCENTI”

Inserito il 12 Novembre 2015 alle 13:43

Il premier augura buon lavoro ai professori neo-assunti, elencando gli effetti della riforma della scuola: “Abbiamo fatto tesoro delle tante critiche ricevute, ma mantenuto la parola data: Lei adesso è a tutti gli effetti un insegnante a tempo indeterminato”

2015_11_12_RENZI

“GENTILE Professoressa, gentile Professore, La ringrazio per aver accettato la proposta che il Ministero Le ha formulato ieri. Benvenuta nella comunità delle donne e gli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato. Le faccio i migliori auguri, a nome mio personale e a nome di tutto il Governo”.
E’ l’incipit della lettera che il presidente del Consiglio ha inviato a tutti i professori neo-assunti con la Buona Scuola. Ieri, infatti, sono partite le ultime 50mila mail di proposta di assunzione per l’ultima fascia degli aventi diritto. Il premier rimarca la questione del precariato, che definisce “odioso”. E prosegue: “Per anni le Istituzioni hanno permesso che si creasse un ingiustificato e odioso precariato tra i docenti. Conosco bene la rabbia e la frustrazione che tutto ciò ha provocato in molti suoi colleghi. Non poter assicurare continuità educativa ai ragazzi, dover cambiare istituto ogni anno senza una progettualità, ricevere la lettera di licenziamento alla fine dell’anno scolastico anziché gli auguri di buone vacanze. Essere considerati pacchi postali da spedire in varie zone della provincia e attendere le convocazioni di fine agosto come un rito umiliante e angoscioso. So quanto per molti di voi tutto ciò sia stato vissuto come una profonda ingiustizia: impossibile del resto apprezzare uno Stato che rende precario il lavoro più importante, quello di insegnante.”

L’ora X è scattata ieri. Il piano straordinario di assunzioni nella scuola è arrivato all’ultimo passaggio. Questa volta l’esodo da Nord a Sud riguarda “solo” il 10 per cento dei precari. Alle 16 il cervellone ministeriale ha fatto girare – per la seconda volta in pochi mesi – l’algoritmo che decide le sorti di migliaia di famiglie italiane. Solo un po’ di ritardi segnalati. Ma questa volta, stando ai primi riscontri, l’esodo di insegnanti meridionali alla volta delle regioni settentrionali non c’è stato. O almeno è stato più contenuto rispetto alla fase B, quando il 70 per cento degli 8mila e 500 nominati si sono visti recapitare una proposta che li spediva dal profondo Sud in una provincia padana. Ieri notte, nonostante le previsioni fossero ben diverse da quelle della notte tra il primo e il 2 settembre, in parecchi non hanno chiuso occhio e altri hanno imprecato per un meccanismo che per la prima volta ha previsto l’assegnazione delle cattedre vacanti in ambito nazionale e non più in ambito provinciale o regionale, come è accaduto per le prime due fasi. Anche se i docenti avranno dieci giorni per accettare la proposta, “alle 19.25 di ieri 6.088 docenti hanno già detto sì a proposta di assunzione per la fase C”. Aveva scritto in un tweet il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
“Le cose sono cambiate – aggiunge il premier nella sua lettera -. Con la Buona Scuola abbiamo innanzitutto messo più soldi nell’educazione, più soldi per i professori, più professori per i nostri figli contro l’insopportabile filosofia delle classi pollaio. E con la Buona Scuola abbiamo anche messo la parola fine al modo scandaloso con cui vi hanno trattato in questi anni. Vorrei essere chiaro: abbiamo solo fatto il nostro dovere, niente di più. Lo Stato infatti aveva formato Lei e i suoi colleghi per diventare professori. Vi aveva attribuito il diritto di diventarlo. E poi vi ha lasciato per anni nel limbo. Non abbiamo fatto niente di speciale, solo il nostro dovere. Ma ci abbiamo messo passione, impegno, determinazione. Senza la Buona Scuola gli insegnanti sarebbero restati per anni, qualcuno per più di un decennio, precari, ostaggi di convocazioni, graduatorie, punti da conquistare con discutibili procedure”.

La fase C, con 55mila posti disponibili e 48mila proposte di assunzione rivolte ai precari delle graduatorie provinciali ad esaurimento e agli idonei dell’ultimo concorso, chiude un piano che ha messo a disposizione del precariato della scuola 103mila cattedre, riuscendo a piazzarne 88mila circa.
La restante parte verrà coperta con il prossimo concorso il cui bando verrà pubblicato tra qualche giorno.
“Ci siamo presi critiche, insulti, offese, ma adesso ci siamo. Ci hanno chiesto di fermarci, raccontando tante falsità come quella di chi diceva che le assunzioni ci sarebbero state comunque in nome di una presunta sentenza europea. Non è così, naturalmente. Se avessimo bloccato il cammino della Buona Scuola oggi saremmo tornati all’anno zero. Abbiamo fatto tesoro delle tante critiche ricevute, ma abbiamo mantenuto la parola data: Lei adesso è a tutti gli effetti un insegnante a tempo indeterminato. È finalmente “entrato di ruolo”. Auguri!”
Spero che possa festeggiare con la Sua famiglia, con i Suoi cari, con i Suoi amici. Brindo metaforicamente al Suo lavoro. E mi permetto di chiederLe una cosa. Il Suo lavoro è persino più importante del mio. Lei si occupa di educazione e non c’è priorità più grande per l’Italia dei prossimi anni. Lei lavorerà nella scuola più tempo di quanto io starò al Governo. Lei ha la possibilità di tutti i giorni di valorizzare i sogni e le passioni dei nostri ragazzi che sono il bene più prezioso che abbiamo. La prego, dal profondo del cuore: non ceda mai al vittimismo, alla rassegnazione, alla stanchezza. Sia sempre capace di affascinare i suoi studenti, di spronarli a dare il meglio, di invitarli a non cedere al cinismo e alla meschinità”.

“Lei ha studiato, ha sicuramente un’ottima preparazione, conosce bene la materia che insegna. E noi siamo orgogliosi della scuola italiana che con tutti i suoi limiti ha punti di forza straordinari. Abbiamo bisogno che indipendentemente dalle differenze religiose, politiche, culturali, civili, economiche la scuola dia ai nostri ragazzi l’opportunità di credere nei loro mezzi. Di valorizzare i propri talenti. La scuola è la più grande opportunità per dare a tutti – nessuno escluso – la possibilità di trovare la propria strada per la felicità. Lei ha una responsabilità meravigliosa e difficilissima, non si stanchi mai di crederci, anche quando Le sembrerà difficilissimo. L’Italia di domani sarà come la faranno i professori di oggi. Noi faremo di tutto per aiutare questo lavoro, cercando di fare sempre di più per la scuola di questo affascinante e struggente Paese. Il mio saluto più cordiale, congratulazioni e buon lavoro. Matteo Renzi”.

Larepubblica.it, 11 novembre 2015


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DA OGGI 50.000 DOCENTI ASSUNTI GRAZIE ALLA BUONA SCUOLA; UN ALTRO IMPEGNO MANTENUTO

Inserito il 11 Novembre 2015 alle 13:59

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Dopo anni finisce il precariato nella scuola il MIUR ha inviato 48.794 proposte di assunzione per la Fase C del ddl Buona Scuola.

Il premier Matteo Renzi ringrazia con un Sms i parlamentari PD per gli effetti della riforma della scuola. “Se oggi 50 mila persone – scrive il premier – smettono di essere precarie e tornano a credere nello Stato è merito della vostra tenacia sulla buona scuola. Stiamo cambiando l’Italia: io sono orgoglioso di essere uno di voi. Grazie per la caparbietà che avete dimostrato, specie tra giugno e luglio”.

“Si chiude la stagione dei precari, spazzate via le polemiche indegne. In totale in tre anni saranno 180mila gli assunti con la Buona Scuola con tre mld di investimenti“. Così Debora Serracchiani, vicesegretaria del PD.

“Ciò mette a tacere i detrattori, a cominciare dai 5 stelle e non solo, che hanno fatto solo propaganda, parlando a sproposito di deportazioni e che sono stati smentiti dalla realtà. Solo ieri 48.794 insegnanti, in media sette docenti in più a istituto. Il Governo ha chiuso la stagione delle graduatorie a esaurimento che hanno provocato schiere di precari negli ultimi anni. Per alcuni la battaglia contro la precarietà è poca cosa quando viene fatta seriamente, come hanno fatto il PD e questo Governo.

Per anni abbiamo assistito all’impoverimento economico e professionale dell’Istruzione, noi stiamo cambiando verso a questa impostazione ridando dignità alla scuola, a chi ci lavora e a chi ci studia“.

“Si parla di veri numeri, si parla di persone, verso cui l’esecutivo ha mantenuto quell’impegno che aveva promesso con la “Buona Scuola”, aggiunge Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria PD. Con la fase C della “Buona Scuola” il Governo ha assunto 48.794 nuovi docenti, dando così un nuovo impulso all’occupazione e mettendo fine alla parola precariato nel comparto dell’istruzione.

Si tratta di altro obiettivo raggiunto, contratti a tempo indeterminato per un piano di assunzioni straordinario che nessun esecutivo aveva mai realizzato finora. Persone che da oggi possono finalmente accendere un mutuo, vivere la propria vita e pensare al proprio avvenire con maggiore serenità.

Fatti che mettono fine una volta per tutte alle sterili polemiche innescateda chi in maniera pregiudiziale non credeva in questo progetto remando contro a prescindere, anche di fronte all’azione di un governo che in pochi mesi ha creato nuovi posti di lavoro. Adesso vogliamo vedere chi avrà il coraggio di proporre referendum sulla Buona Scuola dopo quello di Possibile, che ricordo, è stato un clamoroso flop. Finalmente anche la scuola volta pagina con le sue 180 mila nuove figure professionali e guarda a un futuro migliore per il nostro Paese”.

Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini commenta: “Più insegnanti e competenze, restituiamo alla scuola ciò che le è stato tolto. Entro il 2018, con il piano straordinario di assunzioni e poi attraverso il concorso e con la copertura a regime dei posti vacanti e disponibili, avremo assuntocomplessivamente oltre 180.000 persone“.

*****
APPROFONDIMENTI

Sono in tutto 48.794 le proposte che i docenti precari si sono visti recapitare sulla propria casella di posta elettronica. Mittente il ministero dell’Istruzione il quale, in virtù del completamento della cosiddetta ‘fase C’ del piano straordinario previsto dalla legge 107, ha inviato proposte di contratto a tempo indeterminato per il nuovo organico destinato al potenziamento.

Nella fase C erano previste in tutto 55.258 assunzioni di cui 48.812 di “posti comuni” e 6.456 per il “sostegno”. I 6.464 posti non assegnati in questa fase saranno coperti per ora con le supplenze annuali e poi con concorso.

Con la cosiddetta “fase C”, ha puntualizzato il Miur, “esordisce l’organico del potenziamento: una media di 6/7 insegnanti in più per Scuola che potranno essere utilizzati per ampliare l’offerta formativa, potenziare l’inclusione scolastica, contrastare la dispersione, aprire maggiormente gli istituti al territorio”.

Precari assunti con La Buona Scuola, i commenti dei democratici

Con le assunzioni di 50 mila insegnanti sono state mantenute le promesse – Deputati PD

Le fasi di assunzione 2015 – 2016 della Buona Scuola

Ddl Buona Scuola


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