LA NEWSLETTER DI GIANNA PENTENERO
Inserito il 22 Novembre 2016 alle 19:29
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AGRICOLTURA: “UN SETTORE IN PIENA ESPANSIONE DAL PUNTO DI VISTA OCCUPAZIONALE. LA REGIONE SOSTIENE LA FILIERA ATTRAVERSO LA FORMAZIONE PROFESSIONALE”
Inserito il 23 Settembre 2016 alle 17:57C’è un settore in Piemonte che, nonostante la crisi economica, appare in continua espansione dal punto di vista dell’occupazione: l’agricoltura. Nel corso della congiuntura economica negativa avviatasi alla fine 2008, le assunzioni nel ramo agricolo, infatti, si sono mosse in controtendenza, mostrando una crescita lineare, con gli avviamenti passati dalle 32.700 unità del 2008 alle 44.000 unità nel 2015 (+ 34,5%).
Lo ha spiegato questo pomeriggio, l’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero, intervenendo al convegno “Stati generali della formazione nell’agroalimentare. Le nuove opportunità per l’agricoltura del futuro”, organizzato nell’ambito di Terra Madre dall’ITS Agroalimentare del Piemonte, in collaborazione con la Rete Nazionale degli Istituti Agrari, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la rete degli ITS Agroalimentari.
“Nel medesimo periodo – ha aggiunto Pentenero per dare meglio conto del fenomeno – i movimenti complessivi hanno segnato invece una flessione di quasi 50.000 unità (-8% circa). E nel primo semestre 2016, quando, per varie ragioni, i flussi occupazionali sono tornati a ridursi, il ramo agricolo ha continuato il suo trend espansivo, con una crescita dei movimenti registrati del 6,6% (+ 1.321 unità). L’agricoltura dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con potenzialità di natura anticiclica, che va progressivamente aumentando il suo peso sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il 2015. Un fenomeno favorito dai processi di riqualificazione e diversificazione delle colture e delle produzioni, ma anche dalla maggiore sensibilità dei consumatori verso la qualità dei prodotti agricoli, e dalla crescente appetibilità che il settore esercita nei confronti dei giovani, proprio per la natura green delle attività che vi si svolgono”.
La domanda di lavoro dipendente stagionale nel settore primario coinvolge prevalentemente cittadini stranieri con una quota del 45% di lavoratori con meno di 35 anni, e una netta maggioranza di uomini. Le assunzioni si concentrano in alcune aree particolarmente vocate: le province di Asti e Cuneo, dove nel Saluzzese si arriva al 50% di movimenti nel settore sul totale, e i bacini di Acqui Terme nell’Alessandrino, di Vercelli, e, in provincia di Torino, di Pinerolo, nella fascia confinante con il Cuneese. Gli avviamenti, inoltre, hanno una durata media di oltre 4 mesi, configurandosi come occasioni di lavoro relativamente strutturate, con una prevalenza di braccianti e assimilati.
Caratteristica tipica dell’agricoltura è quella di poter contare su una filiera “allungata” che coinvolge l’industria di trasformazione, il commercio, il comparto turistico e della ristorazione. Anche in questo caso è evidente la natura anticiclica delle attività. Nel settore della trasformazione alimentare, il volume di assunzioni è rimasto pressoché invariato negli anni di crisi, oscillando intorno alle 15-16.000 unità annue, con una crescita a 18.700 avviamenti al lavoro nel 2015.
“L’agricoltura – aggiunge Pentenero – fornisce occasioni di lavoro importanti, soprattutto per i giovani, occasioni che la Regione sostiene con convinzione grazie al sistema della formazione professionale. Ad oggi sono 35 le figure professionali del settore agroalimentare formate in Piemonte, grazie a oltre 200 percorsi formativi di vario livello, da quelli finalizzati all’ottenimento delle qualifiche per l’obbligo di istruzione e per il conseguimento del diploma professionale, ai percorsi per adulti disoccupati o occupati, passando per l’alta formazione, grazie agli Its, Istituti tecnici superiori che offrono percorsi biennali alternativi o complementari a quelli universitari, con percentuali di inserimento nel mondo del lavoro molto alte”.
UN ANNO DALLA LEGGE SULLA BUONA SCUOLA
Inserito il 4 Luglio 2016 alle 11:23IL DECRETO SCUOLA E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Inserito il 18 Maggio 2016 alle 10:07IL PIEMONTE VUOLE DI PIU’
Inserito il 25 Marzo 2016 alle 15:27
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SCUOLA. IL CONCORSO PER DOCENTI
Inserito il 25 Marzo 2016 alle 15:26Un provvedimento importante e molto atteso dal mondo della scuola è il nuovo concorso docenti, il cui bando resterà aperto sul sito del ministero dell’istruzione fino a fine marzo. Sono 63.712 i posti messi a disposizione in tutta Italia per insegnanti abilitati, 6 mila dei quali di sostegno. Più di 5500 di questi si trovano in Piemonte. Nella nostra regione, in particolare, 559 cattedre sono destinate alla scuola dell’infanzia, 1614 alla primaria, 1424 alla secondaria di primo grado e 1234 alla secondaria di secondo grado. Numeri a cui vanno aggiunti i 47 posti relativi a tutti i gradi di istruzione per l’insegnamento della lingua italiana per stranieri e i 689 destinati ai docenti di sostegno.
Insieme alle assunzioni della scorsa estate, il bando rappresenta un passo avanti importante, anche se non definitivo, verso la stabilizzazione del personale docente. Si tratta di un altro segno dell’attenzione che, dopo anni di tagli, il governo sta prestando al settore della scuola. Come tale, penso vada considerato positivamente. Sottolineo inoltre che l’ufficio scolastico regionale del Piemonte ha appena aperto un bando, che scadrà il 20 aprile prossimo, rivolto al personale tecnico amministrativo della scuola che abbia lavorato, con contratto a tempo determinato, per almeno 2 anni come assistente amministrativo e come collaboratore scolastico (nei profili delle aree A e B). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internethttp://www.istruzionepiemonte.it/?attachment_id=21956.
Da Newsletter Gianna Pentenero, marzo 2016
IL BILANCIO
Inserito il 25 Marzo 2016 alle 15:25Come ha di recente spiegato il presidente Chiamparino, insieme all’assessore al Bilancio Reschigna, sul piano fiscale ci saranno solo rimodulazioni sulla base di principi di equità, non certo per fare cassa. Questo è possibile grazie a una sorta di bonus (tecnicamente un residuo attivo) da cinquecento milioni di euro che deriva dall’addizionale Irpef. La modifica di un principio contabile varato dal Ministero dell’economia e delle finanze permette, infatti, l’iscrizione a bilancio per competenza e non più per cassa delle risorse derivanti dall’addizionale Irpef. La somma in questione (per la precisione 491 milioni) sarà così usata per riequilibrare i conti del 2017 e del 2018, in modo da mantenere la stessa capacità di spesa di quest’anno. In un quadro finanziario molto complicato, visto l’ingente disavanzo accumulato nel passato, saremo quindi in grado di continuare a garantire risorse per capitoli fondamentali come le politiche sociali, il diritto allo studio, la cultura. Inoltre, entro fine mese manterremo fede agli impegni assunti in diversi settori sui pagamenti risalenti al 2014: salderemo i 67 milioni destinati ai consorzi socio-assistenziali e gli oltre 27 per la cultura. Alle agenzie formative, in grande difficoltà, stiamo pagando oltre 52,7 milioni e sempre entro marzo sarà saldato anche l’assegno di studio 2013-2014, che ammonta a oltre 11 milioni di euro. Tutti segnali importanti dell’opera di risanamento dei conti che cerchiamo di portare avanti con determinazione, senza scaricarne in modo indiscriminato il costo sui cittadini.
Da Newsletter Gianna Pentenero, marzo 2016
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE
Inserito il 25 Marzo 2016 alle 15:24Nelle ultime settimane abbiamo approvato due importanti provvedimenti in materia di pari opportunità. In particolare, per contrastare la violenza contro le donne, siamo stati la prima Regione ad adeguarsi alle direttive nazionali introducendo il “codice rosa”: ogni volta che in un pronto soccorso si presenterà una donna che è stata vittima di violenza verrà attivata un’apposita equipe multidisciplinare formata da ginecologa, pediatra, ostetrica, psicologa, assistente sociale e infermiera, che prenderà in carico il caso. Si tratta di uno dei cardini del disegno di legge contro la violenza di genere, approvata dal consiglio regionale il 16 febbraio scorso. Il provvedimento, fortemente voluto dalla collega Monica Cerutti, prevede tra le altre cose l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le donne vittime di violenza; azioni specifiche nei confronti dei minori vittime e interventi rivolti agli autori di violenza di genere; l’organizzazione di corsi di formazione rivolti al personale operante nei servizi antiviolenza; la prosecuzione del Fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza e maltrattamenti. Per l’attuazione di queste misure abbiamo previsto uno stanziamento annuale di 500 mila euro, che si aggiunge al finanziamento proveniente dalla ripartizione del fondo statale (8 milioni di euro per il 2016).
Per restare in tema, il Piemonte è anche la prima regione in Italia ad avere una legge contro tutte le discriminazioni che prevede un fondo per le vittime. Lo abbiamo approvato con la legge a cui il consiglio regionale ha dato il via libera il 16 marzo, stanziando 100 mila euro (oltre ai 150 mila all’anno per iniziative di sensibilizzazione, formazione del personale, prevenzione) che dovranno servire per le spese legali nel caso in cui ci siano delle cause. La legge, che di fatto colma un vuoto nazionale, contrasta le discriminazioni in molti settori: salute, sanità e politiche sociali, diritto alla casa, formazione professionale e istruzione, mondo del lavoro, promozione dell’imprenditorialità. Nei bandi pubblici non potrà più esserci la distinzione tra cittadini italiani e stranieri. E dovranno essere rimosse le barriere architettoniche sui mezzi pubblici, nelle stazioni e nei luoghi di interesse. A vigilare sarà la Rete regionale contro le discriminazioni con la collaborazione del Difensore civico, che vedrà estese le proprie competenze a tutela, ad esempio, di cittadini diversamente abili, e del Corecom, nel caso di pubblicità lesive delle dignità della donna.
Da Newsletter Gianna Pentenero, marzo 2016
L’ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI IN PIEMONTE: IL CASO GE AVIO E FABBRICA INTELLIGENTE
Inserito il 25 Marzo 2016 alle 15:22Nelle scorse settimane, la Regione Piemonte ha firmato un protocollo d’intesa con la società General Electric Avio, il Ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Puglia e Campania che prevede la realizzazione in Piemonte di un investimento da 40 milioni di euro per favorire lo sviluppo di nuove piattaforme tecnologiche nel settore dell’aviazione civile. Nella nostra regione verranno progettati nei prossimi anni i componenti di motori di nuova generazione, che consentiranno di ridurre i consumi di carburante, i costi del prodotto e limitare l’impatto ambientale. Si tratta di un’iniziativa che darà prospettive di lungo periodo alla crescita del comparto aerospaziale e avrà ricadute industriali e occupazionali di tutto rilievo. Un modello di investimento che, come ha di recente sottolineato il presidente Chiamparino, dev’essere replicato in altri campi, dal tessile ai nuovi materiale, dall’automotive alla meccatronica.
Sulla cosiddetta “fabbrica intelligente”, inoltre, la Regione mette a disposizione 40 milioni di euro, provenienti da fondi europei, per finanziare una serie di grandi progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale, grazie a un bando che implica un investimento complessivo pubblico-privato di circa 90 milioni. Le manifestazioni di interesse, al momento, sono 13 e vedono il coinvolgimento delle maggiori imprese del settore manifatturiero (da Comau a Prime Industrie, passando per il Centro Ricerche Fiat). Questo progetto, realizzato insieme alla collega Giuseppina De Santis, rappresenta una felice integrazione tra politiche di innovazione e ricerca e politiche occupazionali e della formazione, dato che le aziende potranno assumere con contratto di alto apprendistato circa 200 giovani nella nostra regione. Si tratta di un modello di collaborazione tra mondo della formazione, università e imprenditoria che vede il Piemonte all’avanguardia.
Da Newsletter Gianna Pentenero, marzo 2016
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