SANITA’: PIEMONTE; CURE A CASA PER 2.000 NON AUTOSUFFICIENTI – PARTE LA SPERIMENTAZIONE ‘RSA APERTE’, SAITTA, ‘UNA RIVOLUZIONE’
Inserito il 17 Maggio 2016 alle 12:04
E’ la novità introdotta dalla delibera ‘Rsa aperte’ presentata alla giunta dagli assessori alla Sanità, Antonio Saitta, e alle Politiche Sociali, Augusto Ferrari. La sperimentazione, che sarà avviata tra qualche mese e durerà fino al 31 dicembre 2018, riguarda – hanno spiegato Saitta e Ferrari – interventi sanitari ‘flessibili’ (effettuati da infermieri, fisioterapisti, logopedisti) e assistenza tutelare, servizi erogati a domicilio da personale delle Rsa. Per questo nuovo progetto si calcola l’assunzione di 300 figure professionali.
“E’ una piccola grande rivoluzione – ha detto Saitta – presa in coerenza con l’obiettivo di aumentare l’assistenza domiciliare. E’ un tassello fondamentale della rete di assistenza territoriale approvata nell’aprile 2015 con la delibera che avviava il potenziamento dei servizi per la residenzialità attraverso un aumento di risorse, +15 milioni di euro. Con ‘Rsa aperte’ ci sarà più libertà di scelta per gli anziani e le loro famiglie”. Secondo le prime stime i servizi sanitari a domicilio potrebbero soddisfare le richieste di 2.000-2.500 pazienti, con risparmi per le famiglie e per la stessa Regione. Attualmente sono oltre 15mila gli anziani non autosufficienti inseriti nelle strutture socio-sanitarie, in lista di attesa ci sono circa 7.000 persone.
16 maggio 2016
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