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Primarie a Druento

Inserito il 21 Febbraio 2023 alle 09:32

Il circolo di Druento sarà presente alle primarie del partito per la scelta del proprio segretario/a domenica 23 febbraio 2023, dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

Il seggio è allestito presso l’Associazione Pensionati Druento, Via Galilei 14.

Per dettagli relativi al voto…andate sulla nostra pagina facebook – Partito Democratico Circolo di Druento

www.facebook.com/partitodemocraticocircolodidruento


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Bonaccini Stefano

Inserito il 20 Febbraio 2023 alle 11:00
Dopo essersi diplomato al liceo scientifico, s’accosta alla politica sul finire degli anni 1980 militando nei locali movimenti per la pace. Nel 1990 viene nominato assessore, in seno al Partito Comunista Italiano (PCI), alle politiche giovanili, alla cultura, allo sport e al tempo libero presso il proprio comune di nascita.   Dal 1993 al 1995 ricopre la carica di segretario provinciale della Sinistra giovanile, l’organizzazione giovanile del Partito Democratico della Sinistra (PDS) prima e dei Democratici di Sinistra dopo.   Nel 1995 viene eletto segretario comunale della sezione modenese del PDS, mentre dal 1999 al 2006 ricopre il ruolo di assessore al comune di Modena con delega ai lavori pubblici, al patrimonio culturale e al centro storico della città. Dal 2005 è coordinatore della scuola di formazione politica “PensarEuropeo”.   Nel 2007 aderisce al neonato Partito Democratico (PD), venendo eletto segretario provinciale della sezione modenese del PD che ha contribuito a fondare.   Alle elezioni amministrative del 2009 viene eletto consigliere comunale a Modena, incarico che mantiene fino al 10 maggio 2010. Nello stesso anno, dopo il successo alle elezioni primarie del PD, diventa il segretario regionale del Partito Democratico in Emilia-Romagna, quale espressione locale della “mozione Bersani”, prevalendo sui contendenti Mariangela Bastico e Thomas Casadei, aderenti rispettivamente alla “mozione Franceschini” ed alla “mozione Marino”.   Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini di fianco al presidente dell’Assemblea legislativa Matteo Richetti e il Presidente della Regione Vasco Errani nel 2011   Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2010 si candida nel collegio regionale del centro-sinistra, a sostegno della mozione del presidente uscente Vasco Errani, risultando eletto consigliere regionale nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Durante la legislatura divenne uno dei più stretti consiglieri del presidente della Regione in carica Errani, che ne presiedeva la giunta dal 1999, facendo sì che venisse considerato tra le scelte più ovvie d’avallare per la successione di quest’ultimo.   Dopo aver sostenuto apertamente la mozione di Pier Luigi Bersani contro quella di Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, alle primarie della coalizione Italia. Bene Comune del 2012, diventa però sostenitore di quest’ultimo in occasione delle primarie del PD dell’anno seguente, dove coordinerà la sua campagna elettorale che lo vedranno prevalere con un ampio margine del 67,55% di voti rispetto a Gianni Cuperlo (18,21%) e Pippo Civati (14,24%).   Dopo la vittoria di Renzi alle primarie e la sua elezione a segretario del PD, il 10 dicembre 2013 viene nominato da quest’ultimo Responsabile degli Enti Locali nella segreteria nazionale del PD.   Presidente della Regione Emilia-Romagna Corsa alla presidenza della Regione   Stefano Bonaccini nel 2016 A seguito della convocazione anticipata delle elezioni regionali in Emilia-Romagna per il 23 novembre del 2014, dovuta alle dimissioni dello storico presidente Vasco Errani, indagato nel processo Terremerse (da cui uscirà assolto), Bonaccini decide di correre alle primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato a governatore della regione, contro il deputato ed ex presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Matteo Richetti e l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani. Il 9 settembre, Richetti si ritira a sorpresa dalla competizione, a seguito della diffusione della notizia dell’indagine a suo carico per peculato sull’uso dell’autovettura di servizio all’epoca in cui era presidente del consiglio regionale. Anche a Bonaccini la Procura della Repubblica contesta il reato di peculato nell’inchiesta “spese pazze”, facendo così venire meno i presupposti per le primarie e consentendo una convergenza su un unico candidato forte. Bonaccini tuttavia, ribadendo la correttezza del suo operato, chiede e ottiene di poter chiarire, in tempi ravvicinati, la sua posizione in Procura, la quale, dopo averlo ascoltato, chiede l’archiviazione del procedimento. Immediatamente dopo annuncia l’intenzione di voler continuare a correre per le primarie. Il 27 settembre vince dunque le primarie del centrosinistra contro Roberto Balzani, ottenendo il 60,9% dei voti (contro il 39,1% del rivale), pur con un’affluenza di soli 58 000 votanti (meno dei soli iscritti al PD di tutta la regione).   Alla tornata elettorale del successivo 23 novembre, che è stata la votazione regionale emiliana con la più bassa affluenza di sempre (essendosi recati alle urne solo il 37% degli aventi diritto), Bonaccini ottiene il 49% dei voti, sconfiggendo i candidati del centro-destra Alan Fabbri e del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni, venendo così eletto presidente dell’Emilia-Romagna.   Primo mandato   Bonaccini all’inaugurazione della Metromare di Rimini, con il suo sindaco Andrea Gnassi e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli nel 2019 Dal 2014, il suo governo regionale ha tagliato le liste di attesa per i pazienti e gli esami in sanità e ha aperto molte “Case della salute” per la medicina di prossimità. Inoltre l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia ad abolire il cosiddetto superticket e ha avviato una drastica riduzione delle tariffe per i nidi.[22]   Il 20 luglio 2015 Bonaccini ha firmato il cosiddetto “Patto per il lavoro”, un accordo tra governo regionale, sindacati e imprenditori, per rilanciare l’occupazione nella regione. Il Patto ha stanziato, in quasi cinque anni, più di 22 miliardi di euro.[23]   Il 17 dicembre 2015 Bonaccini diventa presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, organismo di coordinamento politico e confronto fra i presidenti delle giunte regionali e delle province autonome, in sostituzione del presidente piemontese Sergio Chiamparino, dimessosi poche settimane prima. In questo ruolo ha collaborato con tutti i governi nazionali che si sono succeduti da Renzi in poi. Nel 2017 diventa il primo esponente politico italiano ad essere nominato presidente del CEMR, il Consiglio delle città e delle regioni d’Europa, organismo che rappresenta oltre centomila autorità locali e regionali europee.   Nel 2017 e nel 2018 il governo Bonaccini ha attuato una politica volta ad aumentare l’autonomia politica e fiscale dell’Emilia-Romagna. Bonaccini ha dichiarato: “Abbiamo attivato il percorso verso una maggiore autonomia regionale per affrontare al meglio le sfide del cambiamento. Vogliamo un’autonomia che rispetti la Costituzione, l’unità nazionale e la solidarietà tra i territori, che sono principi per noi assolutamente inviolabili, ma capaci di migliorare le relazioni tra amministrazione centrale e autonomie locali. Serve soprattutto un’autonomia per rafforzare la pianificazione degli investimenti, snellire e semplificare le procedure, per rendere i nostri servizi per i cittadini e le imprese ancora più efficienti ed efficaci”.   Secondo mandato   Bonaccini durante un comizio elettorale a Bologna nel fine 2019 Alla scadenza del primo mandato, nel 2019, Bonaccini si ricandida a presidente della regione Emilia-Romagna, sostenuto nuovamente dalla coalizione di centro-sinistra, formata, oltreché dal suo stesso partito, da Liberi e Uguali, Europa Verde, +Europa e la lista civica “Bonaccini Presidente”. Durante la campagna elettorale, dove il suo principale avversario era la candidata del centro-destra Lucia Borgonzoni, senatrice ed ex sottosegretario ai beni e le attività culturali leghista nel governo Conte I, Bonaccini ha rivendicato i risultati raggiunti dalla sua amministrazione (tra cui il “Patto per il lavoro” del 2015), e ha proposto quattro punti prioritari riassunti nello slogan “Un passo avanti”: creare asili gratuiti per tutti i bambini nella regione, abbattere le liste di attesa per interventi sanitari e tempi di accesso al pronto soccorso, effettuare interventi di manutenzione preventiva e messa in sicurezza del territorio regionale e ridurre il fenomeno dei NEET.   Nonostante l’Emilia-Romagna sia storicamente considerata una regione “rossa”, cioè una roccaforte dei partiti di sinistra, l’ondata delle destre sovraniste nel paese ha reso l’esito delle elezioni regionali del 2020 tutt’altro che scontato. La campagna elettorale è stata caratterizzata da una massiccia presenza del leader leghista Matteo Salvini, che puntava a far vincere la Borgonzoni in Emilia-Romagna per far cadere il governo Conte II. L’operato di Salvini ha portato alla nascita del movimento delle sardine, un movimento di attivismo politico di centro-sinistra che ha organizzato una serie di manifestazioni pacifiche per protestare contro l’ondata sovranista e, più specificamente, contro la retorica politica di Salvini.   Alle regionali del 26 gennaio del 2020 Bonaccini viene riconfermato per un secondo mandato, ottenendo il 51,4% dei voti contro il 43,6% della sua principale avversaria Borgonzoni. Ad agosto dello stesso anno, Bonaccini annuncia il suo voto favorevole al referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari legato alla riforma avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e concluso dal governo Conte II guidato dalla coalizione M5S e PD, affermando che «è da 30 anni che il centrosinistra propone di ridurre il numero dei parlamentari».   Pandemia di COVID-19   Bonaccini che accoglie il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2022 Il 4 marzo 2020, quando l’assessore regionale alla salute, Raffaele Donini, è risultato positivo al COVID-19, Bonaccini ha nominato Sergio Venturi, ex assessore regionale alla salute, come commissario straordinario per l’emergenza[39]. Fra il 16 marzo e il 3 aprile 2020, durante il periodo di vigenza delle misure di confinamento nazionali per far fronte alla pandemia di COVID-19, l’amministrazione regionale ha disposto una quarantena rafforzata nel comune di Medicina, a causa dell’alto numero dei contagi. Il 5 aprile 2021 Bonaccini ha ricevuto un pacco di scherno a casa con un messaggio in polemica alla pandemia.   Candidatura alla segreteria del PD   Il 20 novembre 2022 Bonaccini annuncia la sua intenzione di candidarsi come nuovo segretario del Partito Democratico, dopo diversi tentennamenti, nel suo circolo del PD di Campogalliano davanti all’ex ministro Graziano Delrio e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, facendo un discorso su come “in gioco per la prima volta da quando è nato c’è la vita stessa del nostro partito”, appellandosi ai giovani e dove si scaglia contro le correnti interne al PD. Nonostante quest’ultima parte, successivamente arrivano i primi endorsement dai dirigenti della corrente “Base riformista” come Andrea Marcucci e Alessia Morani.

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Schlein Elly

Inserito il 20 Febbraio 2023 alle 11:00

Nel 2008 partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama per le elezioni presidenziali statunitensi di quell’anno; nel 2012, sempre a Chicago, partecipa anche alla campagna di Obama per la sua rielezione alle presidenziali.

Nel 2011 contribuisce a fondare a Bologna l’associazione studentesca universitaria Progrè, che si occupa di approfondire e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alle politiche migratorie e alla realtà carceraria, pubblicando una propria rivista e organizzando, dal 2012 e con cadenza annuale, ProMiGrè, un “festival” con incontri e tavole rotonde con la partecipazione di politici ed esperti.

Ad aprile 2013, dopo l’affossamento della candidatura al Quirinale di Romano Prodi nell’elezione presidenziale, a causa di un centinaio di franchi tiratori, decide con altri di dare vita alla campagna di mobilitazione “#OccupyPD“, poi sfociata nell’occupazione di numerose sedi del partito, per dare voce al malumore di parte della base giovanile circa la scelta dei vertici nazionali di far nascere il governo Letta con una maggioranza basata sulle larghe intese.

Alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 aderisce e sostiene la mozione di Pippo Civati, deputato alla Camera ed ex consigliere regionale della Lombardia, che si piazza in terza posizione dietro a Gianni Cuperlo e al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Viene comunque eletta nella direzione nazionale del Partito Democratico come esponente della corrente “civatiana” del partito.

A febbraio 2014 decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo nella circoscrizione Italia nord-orientale, dando vita a una campagna elettorale ribattezzata “Slow Foot” all’insegna della sostenibilità e lanciando l’hashtag, che presto diventa virale, “#siscriveschlein”.

Alle elezioni europee del 25 maggio risulta eletta europarlamentare con 53 681 preferenze.

Nella legislatura è stata vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania (D-AL) e membro della commissione per lo sviluppo (DEVE).

A maggio 2015, tramite un post su Facebook, annuncia l’abbandono del PD, in dissenso con la linea politica adottata dal segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi, definendola ” […] di centro-destra”, aderendo successivamente a Possibile, partito fondato da Giuseppe Civati.

Dopo la sua prima legislatura al Parlamento europeo, sceglie di non ricandidarsi alle elezioni europee del 2019.

Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna

Si candida alle elezioni regionali in Emilia Romagna del 2020 per la lista elettorale “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista” (formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e realtà politico-associative locali), venendo eletta con 22 098 voti personali, distribuiti tra i collegi di Bologna (15 975), Reggio Emilia (3 896) e Ferrara (2 227), all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Schlein risulta la candidata di lista con più preferenze personali in tutta la storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, mentre al contempo la sua lista ha ottenuto solo il 3,77% dei voti validi.

L’11 febbraio 2020 viene nominata vicepresidente della regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima, dal presidente della regione Emilia-Romagna appena rieletto Stefano Bonaccini.

Nel settembre 2020, a poche settimane dal referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari legato alla riforma “Fraccaro” avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e ultimato dal governo Conte II rappresentato dalla coalizione tra M5S e PD, Schlein annuncia il suo voto contrario, in dissidenza con la posizione del suo presidente di Regione e con gli alleati del PD, schierati in maggioranza per il “Sì”.

Il 5 febbraio 2021 viene confermata nell’ufficio di presidenza di Green Italia.

Elezione a deputata

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati come indipendente, in posizione di capolista del collegio plurinominale Emilia Romagna 02 tra le liste del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, risultando eletta, a cui seguono le dimissioni da vicepresidente della Regione il 24 ottobre. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.

Candidatura alla segreteria del PD

A seguito delle dimissioni di Enrico Letta da segretario del PD in conseguenza del risultato del partito alle elezioni politiche, l’11 novembre 2022 Schlein annuncia, nel corso di una diretta Instagram, la sua intenzione di candidarsi come nuova segretaria del PD al prossimo congresso. Per questo motivo sceglie dunque di tornare nel partito dopo 7 anni di assenza.

Il 4 dicembre si candida ufficialmente alla segreteria del partito e il 12 dicembre aderisce formalmente al PD.


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NO ALLO SCIACALLAGGIO POLITICO SUL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Inserito il 16 Febbraio 2023 alle 17:26

Il Salone del Libro di Torino rappresenta un valore aggiunto nel panorama culturale ed editoriale italiano da trentacinque anni.

L’intervento dei privati ha consentito non solo di salvare il “marchio”, ma di salvaguardare l’identità dell’iniziativa, il valore dal punto di vista della valorizzazione delle culture, della promozione del libro e del confronto culturale a tutto campo.
Nel Salone torinese trovano da sempre libera espressione voci della cultura indipendente, che hanno spesso accompagnato o addirittura anticipato le trasformazioni della nostra società, e così deve assolutamente rimanere.

Le istituzioni ne riconoscano il valore e la qualità attraverso il sostegno, anche economico, che è tutt’altra cosa rispetto all’ingerenza politica.

Le energie pubbliche e private si concentrino ora sulla imminente prossima edizione e la scelta del Direttore del futuro triennio riprenda, fuori dai riflettori, la strada dei giusti canali istituzionali di chi ha la responsabilità e la competenza di tale scelta.
Del tutto apprezzabile la scelta del Sindaco Lo Russo di un atteggiamento responsabile, che ha riportato la questione su un piano di rispetto degli attori privati e delle istituzioni locali. Questa scelta peserà in maniera determinante sull’indipendenza, e dunque sulla qualità, del salone torinese.

Nadia Conticelli, capogruppo Pd Comune di Torino


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CONGRESSO NAZIONALE COSTITUENTE 2023 DEL PARTITO DEMOCRATICO

Inserito il 1 Febbraio 2023 alle 10:28

PRIMA FASE – CONVENZIONE DI CIRCOLO

Sabato 4 febbraio 2023, presso l’Associazione Pensionati Druento, via Galilei 14 – dalle ore 16,00 si terrà la convenzione di circolo per la scelta dei due candidati che andranno alle primarie del 26 febbraio 2023

PROGRAMMA

Ore 16,00 – insediamento della presidenza e costituzione del seggio elettorale

Presentazione delle mozioni dei quattro candidati al congresso nazionale.

Presentazione della mozione dell’unico candidato al congresso regionale.

Ore 17,00 – apertura del dibattito

Ore 17,30 – inizio votazione

0re 18,30 – termine per la votazione e successivo scrutinio

Hanno diritto di parola e di voto:

  • gli iscritti al PD che hanno rinnovato la tessera 2022 o la rinnoveranno fino alle ore 12,00 del 4/2/2023;
  • i nuovi iscritti che abbiano aderito al PD entro il 31/01/2023;
  • gli iscritti ai partiti e movimenti politici, alle associazioni e ai movimenti civici che con deliberazione dei propri organi hanno aderito al processo costituente e che sottoscrivono l’impegno ad iscriversi al PD a norma del vigente regolamento.

I lavori sono aperti al pubblico che, compatibilmente con il tempo a disposizione, avrà

diritto di parola nel dibattito.

Le primarie per l’elezione del segretario nazionale si terranno il 26 febbraio 2023.

Druento, 31 gennaio 2023

                                                                                   Il Direttivo del Circolo PD di Druento


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Percorso per il Congresso Costituente per il nuovo PD

Inserito il 3 Novembre 2022 alle 13:08

Il Partito Democratico si appresta a vivere una nuova stagione. Prende il via un percorso trasparente, aperto e partecipativo per discutere non solo di leadership, ma anche e soprattutto dei nostri valori fondanti, della nostra missione, della forma partito, della modalità di organizzazione dell’attività politica, delle nostre proposte per l’Italia, della costruzione di un’agenda di opposizione al nuovo governo di destra conservatrice guidato da Giorgia Meloni. Non un Congresso come tutti gli altri. Un Congresso Costituente per il nuovo PD.Il percorso costituente inizierà il prossimo 7 novembre per concludersi con le primarie il 12 marzo 2023. Sarà aperto agli iscritti del Partito Democratico, agli iscritti ai partiti, ai movimenti e alle associazioni che decideranno di aderirvi e ai cittadini che vorranno sottoscrivere l’appello alla partecipazione. I partecipanti saranno liberi di organizzare assemblee aperte nelle quali discutere di tutti i nodi politici essenziali. Per partecipare alla discussione non sarà dunque necessario essere iscritti al PD. I partecipanti alla fase costituente diventeranno iscritti al nuovo PD nel momento in cui voteranno sulle piattaforme politico-programmatiche dei candidati alla Segreteria (fatto salvo il versamento della quota di iscrizione).L’esito della discussione porterà alla scrittura di un Manifesto dei valori e dei princìpi che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea nazionale costituente entro il 22 gennaio.A coordinare questa fase sarà un Comitato Costituente Nazionale composto da personalità, iscritte e non iscritte al PD, rappresentative del mondo del lavoro, delle professioni, dell’impresa, della cultura, dell’università e della ricerca, dell’associazionismo, dell’innovazione sociale e ambientale, delle amministrazioni locali, composto secondo criteri di parità di genere, equilibrio generazionale e pluralismo politico.Dopo l’approvazione del Manifesto dei valori e dei princìpi sarà possibile presentare la candidatura alla guida del PD, con la relativa piattaforma politico-programmatica.Entro il 26 febbraio si terrà la fase di discussione delle piattaforme politico-programmatiche con il voto degli iscritti sulle candidature alla Segreteria nazionale.I due candidati più votati parteciperanno alle primarie per la scelta della Segretaria o del Segretario del nuovo PD che si terranno il 12 marzo 2023.CRONOPROGRAMMA• 7 novembre: inizio del percorso costituente per il nuovo PD, con la possibilità per tutti gli aderenti di organizzare assemblee aperte;• entro il 18 novembre: Assemblea nazionale per la nomina del Comitato Costituente nazionale;• entro il 16 dicembre: approvazione, da parte della Direzione Nazionale del PD, delle modalità di costituzione dell’Assemblea costituente nazionale;• entro il 22 gennaio: fine della prima fase del percorso costituente. L’Assemblea nazionale costituente approva il Manifesto dei valori e dei princìpi e il Regolamento per il congresso e convoca il Congresso nazionale costituente;• entro il 28 gennaio: presentazione delle candidature alla Segreteria nazionale;• entro il 26 febbraio: discussione e voto degli iscritti PD sulle piattaforme politico-programmatiche e sulle candidature alla Segreteria nazionale;• 12 marzo: primarie tra i due candidati più votati.Vedi insights e inserzioniMetti in evidenza il postMi piaceCommentaCondividi


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COMUNICATO

Inserito il 20 Settembre 2022 alle 14:14

L’incontro con i candidati Apollonio e Gariglio del 23/09/2022 alle ore 21,00 presso la sala pensionati cambia forma.


A causa della chiusura della campagna elettorale a Torino (che per motivi tecnici è stata spostata in orario serale) i due candidati non potranno essere presenti a Druento.


Ci dispiace molto dell’accaduto e saremo comunque presenti nella stessa data, ora e luogo per affrontare i temi elettorali con gli elettori che vorranno portare il loro contributo.


I due candidati, rammaricati per non poter essere presenti, salutano i cittadini di Druento e li ringraziano per l’apprezzamento ricevuto durante gli incontri con la nostra comunità.


Il Direttivo del Circolo PD di Druento.


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ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE 2022

Inserito il 19 Settembre 2022 alle 10:12

VENERDI 23 SETTEMBRE 2022 – ALLE ORE 21,00

PRESSO LA SALA DELL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI DI DRUENTO, VIA GALILEI 14

CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CIRCOLO PD DI DRUENTO

INSIEME A

ELENA APOLLONIO – CANDIDATA AL SENATO DELLA REPUBBLICA

DAVIDE GARIGLIO – CANDIDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

AFFRONTEREMO IL TEMA

25 SETTEMBRE 2022: UN VOTO CRUCIALE PER L’ITALIA DEL FUTURO TRA ELETTORI CRITICI E INDECISI.

Interverrà il sindaco CARLO VIETTI

Condurrà i lavori il Consigliere IURI SFERLAZZA

Elettori, simpatizzanti e iscritti sono invitati a portare il loro contributo alla serata.


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Attività per la campagna elettorale, si avvicina il 25 settembre 2022…

Inserito il 10 Settembre 2022 alle 15:18

11/9 In occasione della festa di S. Giuliano passeggiata al parco “La Mandria” con Davide Gariglio (a partire dalle 15,00).

15/9 Gazebo in piazza del Filatoio. Dalle 16.00 alle 18.00 ci sarà Davide Gariglio e, probabilmente, la candidata al Senato Elena Apollonio.

17/9 Gazebo al mercato.

18/9 gradita presenza di Davide Gariglio in occasione della festa “Arte e Sport” organizzata dal comune.

22/9 Chiusura della campagna elettorale presso l’associazione Pensionati con Elena Apollonio e Davide Gariglio. Appuntamento alle ore 21.00

Inutile dirvi che c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Grazie.


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a proposito della campagna elettorale…il PD incontra i cittadini sabato 3 settembre 2022.

Inserito il 2 Settembre 2022 alle 14:40

Sabato 3 settembre il Circolo PD di Druento dà inizio alla campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Ci potrete incontrare presso il nostro gazebo al mercato di Corso Carlo Brero, vicino all’ufficio dei vigili urbani dalle 09,00 alle 12,30.

Alle 10,00 avremo la gradita partecipazione del candidato Davide Gariglio.

Il Direttivo del Circolo PD Druento


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